Matthew Goode, reduce del recente successo della serie Dept Q, avrebbe potuto vestire i panni di James Bond, ma la sua idea gli è costata cara
Matthew Goode era tra i candidati per interpretare James Bond all’epoca di “Casino Royale”, nel 2006, quindi al posto di Daniel Craig. L’attore all’epoca aveva all’attivo la commedia romantica di Mandy Moore, “Chasing Liberty” e “Match Point” di Woody Allen. Era quindi agli esordi, il tipico profilo da attore adatto a vestire i panni di 007.
In quel periodo a candidarsi per quel ruolo vi erano attori come Rupert Friend, Henry Cavill e Sam Worthington. Di recente Matthew Goode ha partecipato al podcast “Happy So Confused” e come riportato da Variety, ha dichiarato di come la sua idea di quello che sarebbe dovuto essere l’agente segreto più famoso del mondo, gli sia costata il provino.
L’attore Matthew Goode è reduce del successo della serie crime, ambientata nell’uggioso clima scozzese, “Dept Q.”. Al tempo stesso in queste ultime settimane, si è parlato con un certo fervore dei nuovi aggiornamenti sul prossimo James Bond, che a quattro anni di distanza reclama un corpo in cui tornare ad avere sembianze. È stato infatti scelto finalmente il regista, dopo mesi di tentennamenti il testimone è passato tra le mani di Denis Villeneuve. Certo, ancora abbiamo in sospeso il volto dell’attore, ma in questo articolo facciamo tutta una serie di ipotesi molto credibili.
Matthew Goode non riuscì nemmeno a presentarsi al provino perché, secondo quanto raccontato nel podcast da Goode, fallì il primo incontro con la produttrice del franchise, Barbara Broccoli. Questo perché gli venne chiesto che idea avesse lui di James Bond, e l’attore disse che a suo avviso, si sarebbe dovuti tornare alle origini, ai libri.
“Non ho fatto il provino. Sono andata e ho incontrato Barbara [Broccoli]”, ha spiegato Goode. “È stato piuttosto divertente perché – lei è bellissima, una persona davvero adorabile – mi ha chiesto: ‘Allora, qual è la tua idea per Bond?’. E io ho risposto: ‘La mia idea per Bond. Dobbiamo tornare ai libri, capisci? Davvero, dobbiamo assolutamente rendere questo tizio un alcolizzato, un tossicodipendente. Odia se stesso. Odia le donne. Odia un sacco di gente. Soffre profondamente. È bravissimo a uccidere le persone’”.
Goode ha continuato: “Credo che alla fine del colloquio lei abbia detto: ‘Mhmm. Il prossimo’. Volevo renderlo davvero dark, ma quello che avrei dovuto dire era: ‘Ma anche incredibilmente affascinante'”.
Cavill invece si presentò alle audizioni, ma fu considerato troppo giovane per il ruolo. Alla fine fu scelto Craig, dando il via a una nuova era di Bond sul grande schermo, che avrebbe raggiunto il massimo storico del franchise con “Skyfall” del 2012 (1,1 miliardi di dollari di incassi in tutto il mondo). Craig come ben sappiamo ha concluso il suo mandato con “No Time to Die” del 2021.
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