L’attore Robert Redford è scomparso il 16 settembre 2025, di lui tutti conoscono la sua splendida carriera ma non il grande dolore che portava con sé, la vita difficile e la sofferenza che lo ha accompagnato per tutta la sua esistenza
Era l’ultimo dei grandi miti di Hollywood, e tale rimarrà per sempre. Ci ha lasciato a 89 anni Charles Robert Redford Jr. Attore, regista e produttore cinematografico statunitense.
Attore e regista, liberale convinto, direttore e fondatore del Sundance Film Festival. Robert Redford ecologista, vincitore di due premi Oscar. Grande divo degli anni ’60. Uomo affascinante e discreto, una vita di successi, di traguardi importanti, e anche di tanta sofferenza che lo ha accompagnato per tutta la vita, fin dalla sua infanzia.
Robert Redford nasce a Santa Monica il 18 agosto 1936, attore di successo, vincitore di due premi Oscar, uno nel 1981 come regista per il film ‘Gente comune’ e uno alla carriera nel 2002. Candidato anche per ‘La stangata’ e due volte per ‘Quiz Show’ come miglior regista e come film. Una vita lastricata di successi, di red carpet, di risultati importanti, pochi sanno che il divo ha dovuto affrontare anche molto dolore.
L’attore ha dovuto infatti affrontare diverse tragedie personali che l’hanno segnato nel profondo. Tutto ebbe inizio fin dall’infanzia, dal rapporto difficile con il padre che con lui era piuttosto distante. Per Redford la figura paterna fu lo zio David. All’età di nove anni, dovette affrontare la sua perdita, l’uomo venne a mancare durante la Seconda Guerra Mondiale.
Due anni dopo a Redford venne diagnosticata la poliomielite che lo costrinse a letto per diverso tempo. In un’intervista del 2018 l’attore in merito disse: “Quando avevo circa 11 anni, ho contratto la poliomielite. Era una forma lieve e sono riuscito a evitare il trattamento, che all’epoca era terrificante, ma mi ci sono volute alcune settimane per riprendermi e, come ricompensa, mia madre mi ha portato via da Los Angeles, città dalla quale non ero mai uscito, per una visita al Parco Nazionale di Yosemite”.
All’età di 18 anni l’attore perse anche la madre, Martha Hart, che muore all’età di soli 40 anni. Per lui fu un colpo terribile e cercò conforto nell’alcool. Per questa ragione venne espulso dall’Università dove era approdato grazie ad una borsa di studio per il baseball. A quel punto decise di partire per l’Europa, di visitare l’Italia e la Francia. Fu per lui un periodo di formazione molto importante che lo avvicinò alla politica e alla natura umana. Infatti, in un’intervista a Time, l’attore rivelò: “Quando sono andato in Europa, ho capito di più sulla politica e sulla natura umana. Al mio ritorno, ero molto critico nei confronti della politica del mio paese. Questo è ciò che alla fine mi ha portato all’attivismo”. In Europa le cose comunque non andarono come avrebbe desiderato.
L’attore partì con l’idea di frequentare una scuola di pittura a Parigi, ma decise di girare l’Europa facendo l’autostoppista. Al suo arrivo in Italia, a Firenze, inizia a lavorare con un pittore ma non vede nel suo percorso grandi progressi e torna quindi in patria. Al suo rientro, a salvarlo è, come spesso accade, l’amore. Conosce infatti una giovane mormona, Lola Van Wagenen che lo aiuta a smettere di bere. Si sposa con lei nel 1958, inizia a studiare recitazione e tutto sembra finalmente filare nel verso giusto. Redford inizia a ottenere anche i suoi primi ruoli importanti a Broadway, nasce il primo figlio della coppia, Scott, che però muore a sole 10 settimane di vita.
Tre anni dopo, arriva James, il terzo figlio che viene al mondo con serie complicanze. Il bambino era infatti nato prematuro, sette settimane prima del previsto. Aveva importanti problemi respiratori. James sopravvive ma con gravi problemi di salute durante la vita e diverse operazioni come l’asportazione del colon e due trapianti di fegato.Il giovane viene a mancare nell’ottobre del 2020 a causa di un cancro. Robert Redford ha avuto anche due figlie, Shauna (1960) e Amy (1970). Un episodio drammatico coinvolse Shauna a metà degli anni ’80 quando il fidanzato viene assassinato, facendo sprofondare la donna in uno stato di forte depressione.
Nel frattempo, nel 1985, Robert Redford si separa dalla moglie, dopo ben 27 anni di matrimonio. Un evento che porta tutta la famiglia ad uno shock profondo. Dopo la separazione l’attore ha diverse relazioni, più o meno importanti, una su tutte quella con la pittrice tedesca Sibylle Szaggars, con cui si sposa nel 2009.
Nel 2018, dopo una lunga carriera sul grande schermo, Robert Redford annuncia ai media il suo ritiro dal mondo dello spettacolo. Il suo ultimo film come attore è stato “Avengers: Endgame” (2019). Trascorre gli ultimi anni della sua vita tra il New Mexico e lo Utah, dipingendo e godendosi il meritato riposo. Ci consola sapere che sia morto nel sonno, nella sua casa in Utah la mattina del 16 settembre 2025. Il suo contributo al mondo della Settima Arte è stato enorme, e forse tanto efficace proprio grazie alla sofferenza che suo malgrado, gli è stata una fedele compagna e lo ha reso un uomo vero, dallo sguardo sensibile e profondo.
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