La tempesta all’Area 51, un evento che è costato all’esercito americano 11 milioni di dollari: cosa è accaduto, chi l’ha creato e quali conseguenza economiche ha avuto per gli Stati Uniti
Una tarda notte di giugno 2019, Matty Roberts, un ventenne di Bakersville, California, crea su Facebook un evento in una pagina di post fake, il nome dell’evento è: “Assalto all’Area 51, non possono fermarci tutti”.

“E se tutti gli idioti di internet si riunissero nell’Area 51? Cosa farebbero? Sparerebbero a tutti? Mi è sembrata un’idea esilarante”, il pensiero del 20enne Matty Roberts è stato questo e ha quindi messo in atto una sorta di barzelletta, che dal suo punto di vista doveva essere solo uno scherzo. Tuttavia non aveva fatto i conti con i frequentatori dei social.
“Trainwreck ” ha debuttato sulla piattaforma streaming di Netflix il 29 luglio, l’evento di cui sopra è diventato un fenomeno virale, tanto da ricavarne poi una docuserie. “Le battute sono più divertenti quando sono taglienti, quindi l’avrei fatta sembrare una vera chiamata alle armi. Ho pensato che sarebbe stato un post divertente per la mia pagina da 40 follower”, questo il pensiero di Matty Roberts di cui fornisce poi un’ampia spiegazione nella docuserie.
L’evento, tuttavia, non ha catturato solo l’attenzione di appassionati di alieni e creatori di contenuti, ma anche del governo degli Stati Uniti, di programmi televisivi di seconda serata e di celebrità come Miley Cyrus e Lizzo.
Trainwreck: Storm Area 51 il documentario su Netflix: cosa è accaduto realmente
Un giorno, mentre Matty Roberts si trovava al lavoro in un chiosco di sigarette elettroniche, era piuttosto annoiato e mentre girovagava per la rete si è imbattuto in una puntata del podcast Joe Rogan Experience, in cui si parlava dell’Area 51. Quella notte, Roberts ha creato l’evento Facebook “Assalto all’Area 51, non possono fermarci tutti”.
La mattina successiva, oltre 1.000 persone avevano confermato la loro partecipazione. Nel giro di pochi giorni, secondo Vox, quasi un milione di persone avevano espresso interesse. Alla fine, più di due milioni di persone si erano dichiarate partecipi all’evento, previsto per il 20 settembre 2019 alle 3 del mattino.

Nel documentario si vede come, la madre di Roberts abbia perfino provato a metterlo in guardia sulla possibilità che l’evento potesse essere preso sul serio. Il ragazzo ha quindi cercato di ammorbidire la situazione citando nella descrizione Naruto e la corsa dell’anime. Tuttavia, al posto che chetarsi le persone si sono ringalluzzite ancora di più.
Maniaci degli alieni, no vax, persone da tutto il mondo, di ogni ceto sociali, un uomo ha anche creato un piano di battaglia con tanto di disegno e frecce colorate. Cosa è accaduto a quel punto? Prima dell’evento, l’FBI fa visita a casa di Roberts.
“Me ne sto lì seduto a tremare, pensando che stiano per mettermi un sacco in testa, buttarmi in un furgone e spedirmi chissà dove”, ha raccontato Roberts. “E mi stanno mettendo sotto torchio sulla mia vita sociale, sul mio passato, sulle mie convinzioni religiose. Solo per capire se sono davvero un terrorista o no.” Roberts spiega all’FBI che in realtà non aveva intenzione di assaltare l’Area 51.
Dopo l’incontro, Matty Roberts dichiara di voler trovare un modo per prendere le distanze da Storm Area 51 e “ribattezzarla” per evitare di finire in qualche guaio più grosso.
Nel frattempo il post viene notato anche dall’esercito statunitense. “Il Nevada Test and Training Range è un’area in cui l’aeronautica militare testa e addestra aerei da combattimento. Qualsiasi tentativo di accedere illegalmente a installazioni militari o aree di addestramento militare è pericoloso”. Sono le parole della portavoce dell’aeronautica militare Laura McAndrews a USA Today.

Nel documentario Netflix, il colonnello Cavan Craddock specifica inoltre che le forze di sicurezza che sorvegliano il Nevada Test and Training Range sono “molto, molto brave nel loro lavoro” e che “hanno alzato la mano destra e hanno detto che avrebbero giurato di proteggere la costituzione da tutti i nemici, stranieri e nazionali”. E ha specificato: “Se ciò richiede l’uso della forza, sono autorizzati a farlo”.
A quel punto, visto che l’evento aveva assunto dimensioni inaspettate, il creatore del post decide di deviare e virare nella direzione festival alieno. Lo rinomina in “Alienstock”, e decide di collocare la cosa a Rachel in Nevada, una cittadina che quando tutto va bene conta una cinquantina di persone come abitanti. La sua idea è quella di organizzare un concerto con una festa di una notte al Downtown Las Vegas Events Center, sponsorizzato da Bud Light.
Alla fine, alcune migliaia di persone si sono presentate all'”Alien-Stock” di Rachel. Secondo gli organizzatori all’evento celebrativo dell’Area 51 di Las Vegas hanno partecipato 10.000 persone. Invece il 20 settembre 2019, secondo la CBS News circa 100 individui si sono recati al cancello più conosciuto dell’Area 51 alle 3 del mattino, ma non sono riusciti a entrare nella base dell’aeronautica militare.
“Era uno scherzo. Hanno avuto il loro momento di gloria”, ha detto Kerry Lee, sceriffo della contea di Lincoln, in Trainwreck: Storm Area 51. “Hanno scattato la loro foto, e il gioco è fatto”. Il colonnello Craddock ha rivelato nel documentario che l’esercito statunitense ha reclutato ulteriore personale, veicoli e armi per garantire di poter “gestire i molteplici eventi accaduti” durante il cosiddetto assalto, definendolo “di gran lunga la più grande difesa della base mai realizzata nell’installazione”. Secondo Trainwreck: Storm Area 51, la barzelletta virale è costata all’esercito statunitense circa 11 milioni di dollari.