La zanzara di Jurassic Park, l’eterno dilemma finalmente risolto

La zanzara del famoso film di Steven Spielberg ‘Jurassic Park’ da anni vive intorno ad un dilemma, è possibile o no che abbia fatto quello che viene detto nel libro e nel film?

Tutto il film ‘Jurassic Park’ e quindi tutta la saga, si basa su una semplicissima cosa: una zanzara. La bestiolina che avrebbe succhiato il sangue dei dinosauri e da lì gli scienziati del Jurassic Park avrebbero ricreato il loro DNA.

Il logo di Jurassic Park
La zanzara di Jurassic Park, l’eterno dilemma finalmente risolto (foto Ansa) – Cinema.it

In rete circolano diverse teorie e prevalentemente dicono che non è possibile, che la zanzara in questione è una zanzara elefante, che si nutre solo di frutta e nettare e che era per altro una zanzara maschio quindi non attiva in questo genere di pratiche, come appunto pungere.

Ma se la zanzara fosse stata femmina? Se fosse stato un altro tipo di zanzara? Insomma una nuova ricerca fresca fresca e appena sfornata, ha spiegato che tutto sommato la cosa non è poi così remota.

La zanzara di Jurassic Park possibile o no che abbia succhiato il sangue dei dinosauri? Il nuovo studio

“La linfa degli alberi”, ha spiegato Wu, “spesso scorre sugli insetti e li intrappola. Gli insetti si conservano quindi perfettamente all’interno del fossile. Nell’ambra si trovano insetti di ogni tipo, compresi insetti che hanno punto e che hanno succhiato il sangue da animali più grandi”.
“Ha succhiato il sangue”, ripeté Grant. La sua bocca si spalancò. “Intendi dire che ha succhiato il sangue dei dinosauri…”
“Spero di sì.”
– Jurassic Park di Michael Crichton (1991)

Questo è ovviamente un passaggio dal libro di Michael Crichton, in seguito adattato nel film del 1993 di Steven Spielberg che ha dato vita a un franchise che dura da più di 30 anni. Si tratta della premessa di base di Jurassic Park , con cui tutti gli appassionati di dinosauri e di cinema hanno familiarità. La zanzara succhia il sangue del dinosauro; la zanzara rimane incastrata nella linfa; la linfa si fossilizza, preservando il DNA del dinosauro; il DNA viene estratto dagli scienziati milioni di anni dopo per clonare i dinosauri.

La zanzara di Jurassic Park sigillata nella resina
La zanzara di Jurassic Park possibile o no che abbia succhiato il sangue dei dinosauri? Il nuovo studio (foto screen YouTube) – Cinema.it

Una nuova ricerca pubblicata su Scientific Reports suggerisce che questa ipotesi non è così infondata come potrebbe sembrare. “Si dice che Jurassic Park abbia ispirato una nuova generazione di paleontologi, ma è stato lui a ispirarmi a studiare le zanzare”, ha dichiarato l’autore principale Lawrence Reeves, entomologo presso l’Università della Florida, negli Stati Uniti.

Reeves e colleghi hanno mostrato nel loro studio che le zanzare in una piccola area della Florida centrale si sono nutrite di almeno 86 animali diversi. L’ampiezza delle specie ‘assaggiate’ dalle zanzare copre quasi l’intera biodiversità dei vertebrati della zona. “Utilizzando le zanzare, abbiamo catturato vertebrati che spaziavano dalle rane più piccole agli animali più grandi come cervi e mucche”, ha spiegato. “E animali con storie di vita molto diverse: arboricoli, migratori, residenti, anfibi, autoctoni, invasivi o in via di estinzione”.

Il team di Reeves ha raccolto decine di migliaia di zanzare dalla DeLuca Preserve, un’area protetta in Florida. Hanno analizzato più di 2.000 pasti di sangue degli insetti, rivelando il DNA di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. Oltre a dare un certo credito al libro di Crichton, i ricercatori hanno affermato che lo studio ha applicazioni nel mondo reale, consentendo ai ricercatori sul campo di valutare la densità della popolazione dei vertebrati.

Un articolo pubblicato su Scientific Reports, ha dimostrato che l’utilizzo del metodo delle zanzare si è dimostrato efficace rispetto ai metodi di indagine tradizionali durante la stagione delle piogge, quando gli insetti sono più abbondanti. “Sono profondamente consapevole del disprezzo che gli esseri umani nutrono per le zanzare”, ha dichiarato Reeves.

“È più che giustificato. Le zanzare non fanno molto per dare l’impressione di essere un elemento importante degli ecosistemi. Ma nei loro ecosistemi svolgono ruoli importanti, e qui dimostriamo che possono aiutare a monitorare altri animali per contribuire alla loro conservazione o per orientare la nostra gestione degli ecosistemi”.

Come conclude il comunicato stampa dell’Università della Florida che annuncia la ricerca: “Se le zanzare contengano abbastanza DNA da ricreare una specie estinta rimane una questione aperta. Ma forse è meglio lasciar perdere”.

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