Pur di conservare i film più belli, avevi la libreria piena di VHS? Cosa è cambiato e come mai si tratta di un paradosso.
Prima dell’avvento delle piattaforme streaming e degli altri servizi digitali, rivedere il proprio film preferito era possibile unicamente grazie alle VHS. Acronimo di Video Home System, le tanto amate videocassette fanno ormai parte di un’epoca vintage in cui la visione dei film avveniva in formato esclusivamente analogico.
Nonostante la percezione odierna possa considerare le VHS uno strumento obsoleto, all’epoca della loro introduzione, le videocassette hanno rivoluzionato il concetto di home video. Con un videoregistratore in casa, chiunque poteva vedere o registrare un film dalla propria televisione, conservando il nastro all’interno della propria videoteca personale.
A differenza del formato digitale, tuttavia, la pellicola analogica presentava ovviamente una durata massima limitata e proporzionale al numero di riproduzioni. Ad oggi, l’avvento e il tramonto delle VHS, rappresenta ancora un paradosso unico all’interno del panorama cinematografico.
Durante gli anni Ottanta e Novanta, il colosso giapponese Sony ha rappresentato senza rivali il punto di riferimento principale nel mondo dell’analogico e dell’home video. L’azienda, oltre a produrre strumenti quali videoregistratori e telecamere, ha commercializzato per anni videocassette vergini, da poter utilizzare per registrare tramite i supporti indicati. Chiunque fosse in possesso di un videoregistratore, difatti, poteva utilizzare una VHS vergine per registrare film in programmazione sul palinsesto televisivo.
Per anni questa situazione ha rappresentato un caso limite nella lotta contro la pirateria audiovisiva, la quale ha messo a dura prova il lavoro originale e le leggi sul copyright sulle opere cinematografiche. Con una denuncia storica, major quali Walt Disney Pictures e Universal, hanno altresì spinto i vertici Sony in tribunale per tentare di fermare l’ondata di registrazioni private delle opere filmiche originali.
Nonostante il tentativo delle grandi major, Sony è riuscita nell’intento di proteggere le proprie tecnologie grazie ad una sentenza storica da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Per i giudici di quest’ultima, la registrazione e l’uso privato delle opere filmiche non può ritenersi un atto di pirateria. Ecco come registrare un film o un programma in televisione sulla propria videocassetta vergine e vederlo in un secondo momento in casa propria, non può ritenersi un reato contro la casa di produzione dell’opera. Con questo paradosso, le VHS hanno rivoluzionato il concetto di fruizione audiovisiva, scrivendo un periodo unico all’interno della storia del cinema.
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