Profondo e commovente, questo film a tratti folle è un vero gioiello del cinema: lo conoscono in pochi e merita una visione!
La storia del cinema è spesso caratterizzata da pellicole sconosciute ai più, opere ricche di significato ma prive del clamore del grande pubblico. Spesso eccentriche, originali e di difficile visione, queste pellicole utilizzano un linguaggio cinematografico più sottile, veicolando messaggi profondi e commoventi.
È il caso di un film molto originale, tra i più bizzarri e surreali mai realizzati all’interno della filmografia mondiale. Ricco di messaggi oltre la mera superficie di quanto mostrato, questa pellicola è poco conosciuta dal grande pubblico ancora oggi. Commedia surreale e geniale, il film è uscito nel 2014 e vanta un cast d’eccezione.
Con uno stile diverso, il film decide di affrontare dei temi importanti in modo creativo, emozionando il pubblico nei momenti più imprevedibili. Ad oggi, rimane uno dei film più surreali ed enigmatici degli ultimi decenni: una visione da non perdere e recuperare il prima possibile!
Diretto da Lenny Abrahamson e co-sceneggiato da Jon Ronson, Frank è una delle commedie surreali più originali degli ultimi tempi. La pellicola racconta il punto di vista di Jon Borroughs, un aspirante cantautore della periferia inglese, il quale si imbatte in una stravagante band dal nome Soronprfbs. Il leader carismatico del gruppo, Frank, interpretato da Michael Fassbender, si presenta come un personaggio fuori dal coro.
L’artista indossa perennemente una grande maschera di cartapesta, la quale cela la sua reale identità e restituisce una continua sensazione in bilico tra realtà e finzione. Durante un periodo di ritiro per la produzione di un album, a cui partecipa anche l’aspirante cantautore, Frank attraverserà una crisi emotiva il quale lo porterà a compiere un vero e proprio distacco mentale dal suo alter ego preponderante.
Più di una commedia originale ed eccentrica, Frank focalizza l’attenzione dello spettatore sull’autenticità dell’arte, sul ruolo dell’artista all’interno della società e come determinate dinamiche possano essere specchio di sofferenza e solitudine interne. La maschera all’interno del film, si trasforma in un simbolo di costrizione, di rigidità, una sorta di gabbia che incatena l’artista e lo restituisce in una forma artefatta. Con un finale commovente, Frank si presenta come una delle pellicole più interessanti da vedere e rivedere per apprezzarne ogni dettaglio.
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