Cooper Hoffman il figlio del defunto attore mai dimenticato, Philip Seymour Hoffman, sul set del suo nuovo film pensava al padre, mancato prematuramente nel 2014
Cooper Hoffman ha un bagaglio molto difficile e impegnativo da portare: l’eredità del padre, un attore dal talento immenso. Philip Seymour Hoffman è mancato nel 2014, a soli 46 anni a causa di un’overdose.

La mancanza di Philip Seymour Hoffman nel mondo della Settima Arte si sente, e anche molto. Tutti ovviamente ripongono molte speranze in Cooper, il figlio di 22 anni, che sul suo ultimo set cinematografico ha dovuto fare i conti con un ruolo molto impegnativo a livello emotivo.
Cooper Hoffman e il ricordo del padre: come ha affrontato il suo ultimo ruolo
Philip Seymour Hoffman di recente è stato anche riconosciuto dall’Indipendet come il miglior attore del XXI secolo, si può comprendere quindi come per il figlio, intraprendere una carriera come questa sia piuttosto impegnativo. Il suo ultimo ruolo lo è stato poi particolarmente poiché interpreta un ragazzo che sta affrontando proprio il lutto del padre.
Il giovane attore sarà infatti protagonista dell’adattamento cinematografico del romanzo di King del 1979, “La lunga marcia” (The Long Walk), in cui Cooper interpreta un giovane di nome Ray Garraty che partecipa a una gara mortale che costringe i concorrenti a camminare per almeno tre miglia all’ora senza fermarsi finché non ne rimane solo uno.

“Il modo in cui ho sempre dovuto pensarci era, tipo, il mio rapporto con mio padre o il mio rapporto con i miei genitori in generale”, ha detto Cooper. Il suo personaggio si unisce alla marcia mentre piange la morte del padre. “Credi a tutto quello che ti dicono, e vuoi fare quello che vogliono loro. Vuoi essere come loro, anche se non vuoi esserlo”, ha aggiunto l’attore, riferendosi a come la sua educazione nella vita reale, come figlio di un attore premio Oscar, si sia mescolata con il background del suo personaggio.
“Crescendo, inizi a capire che quello che sono non sei tu. Cercare di vivere la tua vita per qualcun altro, soprattutto per qualcuno che non c’è… C’è una bella scena nel film in cui [McVries] dice: ‘La rabbia ti porta solo fino a un certo punto’. Ed è vero, perché la rabbia è un sentimento basato sul dolore”.
Gli altri interpreti del film sono David Jonsson (Alien: Romulus), che interpreta un altro partecipante al concorso di nome McVries. Judy Greer interpreta la madre di Cooper sullo schermo, che osserva la gara da lontano, mentre Mark Hamill interpreta il ruolo del cattivo, un leader in stile militare noto solo come The Major. La storia, che il noto romanziere del Maine, Stephen King, ha scritto è stato il suo primo romanzo all’Università del Maine negli anni ’60. Era stato pubblicato con lo pseudonimo di Richard Bachman nel 1979, ed è ambientato in un’America distopica governata da una dittatura militare.
“Garraty credeva con tutto il cuore che suo padre stesse lottando per la cosa giusta, e che suo padre non potesse sbagliare. E poi, a un certo punto, cambia tutto”, ha detto Hoffman del film, riflettendo sul fatto che il suo personaggio Garraty a un certo punto si rende conto: “Ok, chi sono io in tutto questo? Anche se ho iniziato questo viaggio facendolo per qualcun altro, come farò a finirlo, facendolo per me?”.
La carriera di Cooper Hoffman è lanciatissima. Il giovane attore è sicuramente molto promettente, le sue prime performance sono state di tutto rispetto. Ha esordito nel 2021, quando ha recitato con Alana Haim in “Licorice Pizza”, diretto da Paul Thomas Anderson che aveva collaborato con Philip Seymour Hoffman diverse volte.
È apparso nel film del 2023 “Wildcat” di Ethan Hawke e Maya Hawke, nel film del 2024 “Saturday Night” e in “Old Guy”.
Oltre a “La lunga marcia”, Cooper reciterà prossimamente insieme a Olivia Wilde in un film di prossima uscita intitolato “I Want Your Sex” e ha molti altri progetti in lavorazione.