Ghost compie 35 anni, curiosità poco note sulla commedia romantica per eccellenza

Curiosità sul film “Ghost” il film romantico, drammatico uscito nelle sale statunitensi il 13 luglio del 1990, ha compiuto ieri 35 anni: quali sono le curiosità sulla pellicola

Il film “Ghost” vincitore di tre premi Oscar del 1991 è una pellicola di Jerry Zucker con Demi Moore e Patrick Swayze. Sulla carta, sarebbe dovuto essere un film di nicchia. Invece proprio per via della sua particolarità, quel combinare tanti generi: romantico, thriller e commedia in un unico film fu la sua formula vincente.

Demi Moore e Patrick Swayze nella scena della ceramica nel film "Ghost"
Ghost compie 35 anni, curiosità poco note sulla commedia romantica per eccellenza (foto screen YouTube) – Cinema.it

Il film ebbe un sorprendente successo, fece conoscere le star Demi Moore, Patrick Swayze e Whoopi Goldberg e ci fece cantare (ce lo fa fare ancora oggi) “Unchained Melody” in tutto il mondo. E magari ci fu anche un aumento di iscrizioni ai corsi di ceramica, ma questo non ci è dato saperlo. Per omaggiarlo, in occasione del 35° anniversario del film, ecco alcune curiosità poco note.

“Ghost” curiosità poco note sulla commedia romantica che divenne un cult

“Ghost” fu il film con i maggiori incassi del 1990. Infatti in tutto il mondo, incassò la bellezza di 505,7 milioni di dollari, superando persino l’altro successo del 1990, “Mamma, ho perso l’aereo”, che incassò 476,6 milioni di dollari. A quanto pare, l’amore può sconfiggere non solo la morte, ma anche le commedie d’azione su bambini che brutalizzano i ladri.

Patrick Swayze, amato e compianto, passato alla storia con Demi Moore per la famosa scena della ceramica, definì quel momento “la scena d’amore più dolce e sexy in cui abbia mai preso parte”, a riguardo disse che: “Volevamo che la scena d’amore non fosse incentrata sui gesti ma sulla connessione tra due esseri umani”, tentativo perfettamente riuscito.

Swayze disse anche In un’intervista a PEOPLE nel 1990, che vedere il manichino di gesso che rappresentava il corpo del suo personaggio lo riportò indietro al funerale del padre, quando quasi svenne per lo shock nel toccare il corpo del genitore nella bara.

Demi Moore piange in una scena di Ghost
“Ghost” curiosità poco note sulla commedia romantica che divenne un cult (foto screen YouTube) – Cinema.it

“Avevo represso quel ricordo nella mia vita fino a quel momento, sul set, quando tutto è tornato alla mente, in modo spettacolare”, ha detto. “Ci sono state alcune scene in cui mi è successo qualcosa di molto spaventoso”.

Un ruolo, il suo, che sarebbe potuto andare all’allora marito di Demi Moore, Bruce Willis, che rifiutò la parte definendosi poi uno “stupido”, nel 1996 al giornalista del New York Times, David Sheff, disse che non pensava che “Ghost” avrebbe funzionato.

“Non ci capivo proprio niente. Ho detto: ‘Ehi, quel tizio è morto. Come pensi di avere una storia d’amore?’. Ultime parole famose”. Willis interpretò in seguito un ruolo tematicamente simile in “Il sesto senso” che in effetti fu un altro grande successo. “Ghost” sulla carta non era assolutamente il miglior candidato per gli Oscar, anzi, tradizionalmente, i film su fantasmi e simili non ricevono nomination da parte dell’Academy. “Ghost” fu un’eccezione, anche se poi perse contro ”Balla coi lupi”.

Un altro dettaglio interessante riguarda la famosa canzone sopra citata. Vi siete mai chiesti perché si chiama “Unchained Melody”? In realtà è stata scritta per il film carcerario del 1955 “Unchained”. In quel film, è cantata da un detenuto. Ecco perché il testo sottolinea quanto sia difficile aspettare così a lungo: perché il narratore sta scontando la sua pena. Dopo l’uscita del film, la canzone raggiunse il primo posto in Australia e il diciannovesimo posto nella classifica Billboard Hot 100.

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