Il film ‘Scream’ e l’atroce storia reale dietro ad esso

Scream è un film horror cult degli anni ’90 ed è considerato nel suo genere uno dei piu’ apprezzati: quello che pochi sanno è che si basa su una vicenda reale

Il primo film ha dato vita poi ad un franchise di lunga data molto apprezzato nel corso degli anni. Scritto da Kevin Williamson e diretto da Wes Craven, Scream ha reinventato da solo il genere slasher, ormai defunto, per una nuova generazione.

La scritta Scream con un pupazzetto del serial killer armato di coltello
Il film ‘Scream’ e l’atroce storia reale dietro ad esso (foto screen YouTube) – Cinema.it

Un film diverso dagli altri horror, che non voleva solo e semplicemente spaventare ma anche divertire il pubblico, in diverse scene ti spaventi, salti sulla sedia ma poi scoppi a ridere. Una caratteristica che possono ‘vantare’ ben pochi film horror. Tuttavia non c’è assolutamente nulla di divertente nella storia che ha ispirato questo franchise. Williamson è stato infatti ispirato da una vicenda di uno dei serial killer più efferati d’America.

‘Scream’ il film ispirato agli omicidi commessi da Daniel Rolling

Daniel Rolling non è sicuramente famoso come Jeffrey Damer, John Wayne Gacy, Ed Gein o Ted Bundy ma è comunque una figura molto nota i cui crimini commessi sono estremamente efferati. È noto come lo squartatore di Gainesville. Nell’agosto del 1990, uccise in quattro giorni cinque studenti dell’Università della Florida. Quattro anni dopo, un aspirante sceneggiatore stava guardando un programma della ABC sui crimini dello Squartatore di Gainesville, la visione lo lasciò così sconvolto da ispirarlo a scrivere una sceneggiatura che sarebbe poi diventata ‘Scream’.

Gli omicidi di Daniel Rolling iniziarono il 24 agosto 1990 quando l’uomo entra in un appartamento in Florida nel cuore della notte, dove dormono due giovani studentesse universitarie. Trova Christina Powell addormentata sul divano del soggiorno ma non la uccide. Sale al piano di sopra e trova Sonja Larson addormentata nel suo letto. La sveglia, le chiude la bocca con del nastro adesivo in modo che Christina non possa sentire, poi la pugnala a morte. Torna quindi al piano di sotto, aggredisce sessualmente la Powell e la uccide. Lascia i loro corpi esposti come se fossero in mostra, a disposizione della polizia e prima di andarsene si fa anche una doccia.

Il killer del film Scream
‘Scream’ il film ispirato agli omicidi commessi da Daniel Rolling (foto screen YouTuibe) – Cinema.it

La notte successiva colpisce di nuovo, entra questa volta in casa di Christa Hoyt, questa fu l’aggressione più inquietante poiché la ragazza non è in casa e Rolling la attende nel suo appartamento fino a quando questa non rientra, la mattina successiva. Quando la ragazza rientra l’uomo la aggredisce, la lega, e la uccide a pugnalate. Mette in posa anche il corpo della ragazza ma questa volta arriva perfino a decapitarla.

A seguito di questi omicidi naturalmente la cittadinanza è sconvolta. I crimini ricordano molto i fatti di Ted Bundy che a sua volte aveva ucciso diversi studenti universitari in Florida nel 1978. Il killer non ha ancora finito e agisce nuovamente, solo due giorni dopo entra in un altro appartamento.

Per la prima volta uccide un uomo, Manny Taboda, sempre intrufolandosi nel suo appartamento. In un’altra stanza trova Tracy Paules che cerca di sfuggire all’assassino chiudendosi in un’altra stanza ma inutilmente poiché il killer riesce comunque a raggiungerla e ucciderla. Dopo quest’ultimo omicidio Rolling rimane inattivo per mesi. Sarebbe potuto scomparire nel nulla o ricomparire dopo anni per uccidere di nuovo ma è il suo passato a incastrarlo. Si viene infatti a scoprire che i cinque studenti non sono le sue prime vittime.

Una scena del film Scream 1, una giornalista con in mano la maschera del killer
Scream, la terribile vicenda reale dietro al film (foto screen YouTube) – Cinema.it

Rolling aveva già ucciso, l’anno prima, nel 1989. Nemmeno sei mesi prima, il 4 novembre 1989, aveva assassinato una famiglia di tre persone a Shreveport, in Louisiana. Si era introdotto in casa loro e aveva ucciso Tom Grissom, un anziano, sua figlia Julie e il figlio di otto anni di lei.

Gli investigatori notano delle somiglianze con i vari omicidi. Sulla scena del crimine avvenuta a Shreveport hanno anche un campione di sangue da analizzare di gruppo B. Gli indizi non vanno molto oltre e gli investigatori non hanno quindi a disposizione delle prove considerevoli per poter incastrare qualcuno, ma come spesso accade, i serial killer sono piuttosto chiacchieroni e tendono ad incastrarsi con le loro stesse mani. Rolling fa infatti amicizia con una coppia cristiana, Cindy Juracich e Steve Dobbin, si conoscono nella chiesa che frequenta la coppia e loro lo invitano anche a casa loro. La coppia in un’intervista a ABC News del 2021 ha ricordato il periodo dicendo:

Neve Campbell in una scena del film Scream 1
La storia vera dietro al film Scream (foto screen YouTube) – Cinema.it

“Veniva tutte le sere per un po’, e poi una sera, Steven entrò e disse che doveva andarsene perché aveva un problema” e quando la coppia gli chiese cosa intendesse, questo rispose che “gli piaceva infilzare le persone con i coltelli”. Dissero inoltre: “Ci diceva sempre… ‘Un giorno, lascerò questa città e andrò dove le ragazze sono belle, e potrò semplicemente sdraiarmi al sole e guardare belle donne tutto il giorno'”, ha dichiarato Juracich che prese contatto con Crime Stoppers e disse loro: “Credo che ci sia un tizio su cui dovreste indagare: Danny Rolling”.

La sua chiamata arriva giusto in tempo, perché oltre a salvare la vita ad altre persone scagiona anche un uomo della Florida, Edward Lewis Humphrey che era stato arrestato per aver picchiato la nonna e ora era considerato il sospettato numero uno negli omicidi di Gainesville. Humphrey viene scagionato ma c’è chi ancora oggi continua a pensare che sia stato il complice di Rolling.

Gli investigatori non dovettero fare molto per trovare Rolling, questi si trovava in una prigione di Ocala in Florida a seguito di una rapina al supermercato. L’uomo nel frattempo ha anche rapinato una banca, lo stesso giorno di un altro omicidio. Grazie a questo collegamento, gli investigatori esaminano le prove, tra cui nastro adesivo e attrezzi, della rapina, e scoprono che corrispondono a quelle usate negli omicidi. Non solo, ma Rolling ha anche il gruppo sanguigno B e, con un’altra mossa parecchio azzardata, l’uomo ha anche parlato dei suoi crimini in un diario.

Rolling viene quindi arrestato e processato. Si scoprì che aveva subito gravi e costanti abusi da parte del padre, il che potrebbe aver contribuito a spiegare in parte l’origine della sua follia. Daniel Rolling venne dichiarato colpevole e condannato a morte. Il 25 ottobre 2006 venne giustiziato. Nel 1994, mentre era in corso il processo a Rolling, la ABC trasmise il suo programma sull’accaduto. Kevin Williamson lo stava guardando. Sebbene la sceneggiatura da lui scritta non riguardasse lo Squartatore di Gainesville, venne trasfusa in essa la paura che provò quella notte che venne poi trasmessa a tutti noi.

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