‘Kakuho’ è un film Giapponese che potrebbe essere in lizza per la candidatura tra i film internazionali e che ha fatto scomodare la star delle star: Tom Cruise
‘Kakuho’ è un film drammatico giapponese diretto da Lee Sang-il, scritto da Sakoto Okudera e basato sul romanzo omonimo di Shuichi Yoshida.

La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale nella sezione Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2025 il 18 maggio. È stato poi distribuito nelle sale giapponesi il 6 giugno. Il film è stato selezionato come miglior lungometraggio internazionale per rappresentare il Giappone alla 98a edizione degli Academy Awards. Le nomination ufficiali per gli Oscar 2026 sono previste per il 22 gennaio 2026.
La trama di Kokuho, il film giapponese che ha fatto intervenire Tom Cruise
Kokuho è ambientato a Nagasaki nel 1964. Kikuo (Ryo Yoshizawa) è un ragazzino di 14 anni e deve affrontare la morte del padre, il capo di un clan yakuza. Il giovane viene accolto sotto l’ala di Hanjiro Hanai (Ken Watanabe), un grande attore di kabuki noto per la sua precisione e severità. Per il ragazzo inizia un nuovo tempo, lontano dalla violenza ma devoto al rigore e all’arte teatrale giapponese che richiede anni di sacrificio. Insieme a lui vi è anche il figlio di Hanjiro, Shunsuke (Ryusei Yokohama), che invece è già abituato alle luci del palcoscenico essendovi cresciuto fin dalla sua tenera età.
I due giovani diventano inseparabili, decidono di consacrare la propria vita al kabuki. Attraversano mezzo secolo di storia del Giappone, dagli anni della rinascita economica fino al presente, tra trionfi, scandali, rivalità artistiche e unioni che sfidano il tempo. Il loro legame è molto forte e l’amicizia è salda ma l’ambizione è un mostro nero. Uno solo di loro, infatti, potrà ereditare il nome e il ruolo del maestro. Si vedono i due crescere non solo dal punto di vista artistico ma anche come uomini e trasformarsi ed evolversi. Ad un certo punto non si potrà più riconoscere il confine tra persona e personaggio, tra la verità e l’illusione.
Tom Cruise e l’evento raro in occasione di Kokuho
Giovedì 11 dicembre si è verificato un evento molto insolito, Tom Cruise è intervenuto appositamente per presentare una proiezione speciale del film giapponese candidato agli Oscar per il miglior film internazionale, al Culver Theatre, davanti a un pubblico gremito e alla presenza di numerosi elettori dell’Academy.
Il film è diventato il più grande successo al botteghino per un film live-action nella storia del Giappone, incassando oltre 112 milioni di dollari, un vero e proprio successo di passaparola nel Paese. Per altro Cruise ha ritrovato Watanabe con cui aveva già recitato nel film ‘L’ultimo Samurai’ del 2003, è stato proprio lui a scrivere a Cruise per segnalargli il film.

L’attore ha visto ‘Kokuho’ e si è subito offerto volontario per presentare questa proiezione speciale, a quanto pare alla vigilia della chiusura delle votazioni per l’inclusione nella rosa dei candidati dell’Academy per diverse categorie dedicate all’artigianato, ai cortometraggi, ai documentari e ai lungometraggi internazionali.
La speranza è che Kokuho entri per primo nella lista dei 15 finalisti per la categoria Lungometraggi Internazionali, da cui verranno scelti i cinque candidati finalisti. Le tre ore di durata potrebbero essere scoraggianti, ma non sembrano affatto lunghe poiché sono state sapientemente gestite da Sang-il che si basa su un romanzo di 800 pagine in due volumi. Si tratta di una vera e propria opera epica, sullo stile di qualcosa che potreste aver visto fare a David Lean quando Hollywood era interessata a portare sullo schermo storie tanto ambiziose.
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In effetti, un regista di spicco tra il pubblico ha detto che gli ricordava Lean. Sono stati fatti anche dei parallelismi con Il Padrino, poiché racconta la storia di questo quattordicenne che ha visto il padre gangster ucciso dalla yakuza e in seguito viene preso sotto l’ala protettiva del più famoso attore kabuki giapponese, ma poi deve competere con il figlio nella sua ascesa al successo. Tom Cruise sa riconoscere un buon film quando lo vede, e Kokuho a quanto pare è imperdibile.





