La moglie dello scrittore del libro “Lo squalo” parla della sua reazione alla prima visione del film di Steven Spielberg. Una reazione genuina e un po’ sconcertata per le modifiche subite dal romanzo
Il film del 1975, “Lo squalo” di Steven Spielberg, è tratto da un libro di Peter Benchley, pubblicato un anno prima dell’uscita del film. I produttore del film, Richard Zanuck e David Brown, avevano acquistato i diritti del libro prima della sua pubblicazione e chiesero allo scrittore stesso di scrivere delle bozze della sceneggiatura.
Secondo quanto dichiarato dalla moglie dello scrittore, fu qualcosa di “difficile” per l’autore. La donna disse che si trattava di un “tipo di scrittura completamente diverso”. Questo quanto raccontato dalla donna a Gold Derby in occasione dell’uscita del documentario di National Geographic “Jaws @ 50: The Definitive Inside Story”.
L’autore Peter Benchley tentò di scrivere una sceneggiatura per ben 3 volte ma i produttori alla fine decisero di intraprendere un’altra strada e ingaggiarono una serie di sceneggiatori, tra cui l’accreditato del film, Carl Gottlieb. Questi trasformarono la storia di Martin Brody e del terribile squalo mangia uomini in qualcosa che Steven Spielberg, un giovane regista 28enne, avrebbe potuto girare.
Nel corso di numerose riscritture, gran parte del romanzo di Benchley è stato scartato a favore di una storia più snella, più crudele e più cinematografica. I lettori che conoscono il libro sanno che Matt Hooper, interpretato da Richard Dreyfuss, nel libro ha una relazione con Ellen Brody (interpretata nel film da Lorraine Gary ), e che l’avido sindaco di Amity, Larry Vaughn è indebitato con la mafia per alcune questioni personali.
Prima della proiezione del film nelle cinematografiche, ne venne fatta una privata per Peter Benchley e la moglie Wendy i quali portarono con sé anche degli amici tra cui Ron e Valerie Taylor, coloro che avevano girato le riprese dal vivo degli squali.
“David Brown e Richard Zanuck chiesero a me e a Peter di andare a una proiezione privata di Lo squalo insieme a molti dei nostri amici subacquei – Ron e Valerie Taylor, Stan Waterman – e non avevamo idea se questo film avrebbe funzionato davvero con persone che conoscevano l’oceano e gli squali”, ha ricordato la donna durante il documentario.
Ciò che la donna non ha rivelato nel documentario è la sua reazione e l’ha raccontato a Gold Derby: “Ho pensato che fosse un grande cambiamento. Ero completamente terrorizzata e, a tratti, quasi inorridita”.
Ha anche aggiunto: “Sapevo anche che era emozionante e coinvolgente, e che Spielberg aveva creato questo film fantastico, e ne siamo rimasti letteralmente conquistati. Eravamo emozionati, emozionati, felici. La vita si è improvvisamente aperta a noi in modi mai visti prima. Ed è stato così, è stato uno sviluppo che ci ha cambiato la vita”.
Il mondo del cinema ha omaggiato spesso e volentieri la figura inquietante dello squalo. Non…
Come ben noto, il seguito de ‘Il diavolo veste Prada’ è ormai in corso d’opera.…
Quali sono state le apparizioni di Ozzy Osbourne nella Settima Arte, ricordiamole in occasione della…
La cantante e attrice Jennifer Lopez presa d’assalto dai fan e bersagliata di domande sui…
Sta per partire l'82 edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Venezia 82: annunciata la selezione…
Steven Spielberg e Alfred Hitchcock, senza il secondo non sarebbe stato possibile il primo, o…