Ha appena compiuto 50 anni e ha cambiato per sempre la storia del cinema: questo film è una visione necessaria per gli spettatori di oggi.
La storia del cinema vanta il sopraggiungere di vere e proprie meteore, film in grado di cambiare il corso della storia e mutare per sempre il linguaggio cinematografico. Grazie a queste pellicole uniche nel loro genere, il linguaggio della Settima Arte ha assistito ad un periodo di trasformazione fondamentale per la sua crescita.

Da mero strumento di intrattenimento per le folle entusiaste, fino a vero e proprio linguaggio artistico, il cinema ha saputo sviluppare la propria potenza intrinseca in seguito ad esempi rivoluzionari. I grandi cineasti dalle menti visionarie, difatti, hanno contribuito a rendere il cinema quello che conosciamo oggi.
Quando si parla di film rivoluzionari, è impossibile non citare un’opera d’arte uscita ben 50 anni fa, responsabile di uno dei cambiamenti più radicali all’interno dell’industria cinematografica. Nata dalla mente di uno dei più grandi registi di sempre, questo film rappresenta un must watch per tutte le generazioni a venire.
50 anni e non sentirli: il film che ha cambiato il sistema
Nel vastissimo panorama di capolavori della storia del cinema e delle menti che li hanno creati, si distingue senza dubbio la filmografia di Milos Forman, regista cecoslovacco. Creatore di capolavori immortali come Amadeus (1984) e Hair (1979), Forman ha firmato uno dei film più rivoluzionari di sempre. Si tratta di Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), dove uno straordinario Jack Nicholson interpreta il ruolo di uno dei pazienti all’interno dell’ospedale psichiatrico dello stato di Salem.

Tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey, il film rappresenta il primo tentativo di portare sul grande schermo il tema degli ospedali psichiatrici, dei trattamenti medici e dei pazienti al loro interno. Milos Forman, difatti, realizza il film con un chiaro intento di denuncia verso le condizioni dei pazienti psichiatrici e verso l’atteggiamento discriminatorio nei confronti delle malattie mentali. A partire dalla scelta del titolo, “nido del cuculo” (cuckcoo’s nest), difatti, il quale si riferisce all’espressione statunitense discriminatoria per indicare un manicomio.
Interamente girato all’interno dell’ospedale psichiatrico, il film mostra le vicende personali dei singoli pazienti, i loro momenti di condivisione e il modo in cui certe visioni alternative della vita possono rivelarsi una possibilità di arricchimento. Qualcuno volò sul nido del cuculo ha saputo affrontare senza censure il disagio degli ospedali psichiatrici, obbligando lo spettatore a porre l’attenzione su determinate dinamiche, spesso messe da parte. Si tratta di un capolavoro da vedere e rivedere per assaporarne appieno la sua poesia.





