Un Harrison Ford nel periodo di massima notorietà in una commedia ricca di tensione e momenti di ironia, tutto ciò che non sapete sul cult ‘Sei notti e sette giorni’.
Per milioni di persone nel mondo, Harrison Ford è e rimarrà sempre il volto di Ian Solo, il contrabbandiere burbero e scapestrato che riveste un ruolo centrale nella lotta tra la Forza e il Lato Oscuro nella trilogia originale di Guerre Stellari. Quel ruolo ha rappresentato per l’attore americano un punto di svolta della carriera, lanciandolo nel firmamento di Hollywood e consentendogli di intraprendere una carriera lunga e piena di soddisfazioni.
Se siete appassionati di cinema sicuramente ve lo ricordate anche nei panni dell’archeologo più “cazzuto” del mondo, quello che pur di salvaguardare l’eredità più importante al mondo – la conoscenza – era disposto a combattere da solo il Terzo Reich. Ma anche come volto di Richard Kimble, chirurgo finito al centro di una cospirazione che fuggiva per gli Stati Uniti alla ricerca della libertà e della verità.
Meno iconico e conosciuto è invece il ruolo di Quinn Harris, pilota di aereo rimasto coinvolto in un incidente che lo costringe a vivere un’esperienza estrema in un’isola che pensa deserta ma che in realtà è ricolma di pericoli da affrontare. Sebbene non sia rimasto impresso nella memoria collettiva come i ruoli più famosi, Quinn è il protagonista di un film che negli anni ’90 è piaciuto molto ed ha contribuito a costruire la nomea di Ford: Sei notti e Sette giorni.
La trama ci porta a seguire il viaggio romantico della giornalista newyorchese Robin Monroe (Anne Heche) con il fidanzato. Sebbene riluttante sulle prime, Robin accetta di recarsi su un’isola tropicale ma il piano romantico va storto quando l’aereo si schianta. Al terribile incidente sopravvivono lei e il burbero pilota Quinn Harris, il che li obbliga ad una improbabile alleanza per uscire vivi da quella situazione estrema.
Nel corso di questa disavventura, i due protagonisti fanno di necessità virtù, e dopo aver superato un’avversità dopo l’altra fanno piacevoli e sorprendenti scoperte personali. Sebbene in un contesto atipico, insomma, quella di Sei notti e Sette giorni è un classico canovaccio romantico in cui l’avversione si tramuta in attrazione.
Sul film ci sono alcune curiosità stuzzicanti. Ad esempio quando Temuera Morrison e Cliff Curtis parlano Maori, in realtà improvvisano un dialogo base su ciò che avrebbero dovuto mangiare a cena: da copione era previsto che imparassero la lingua, ma il livello raggiunto durante le riprese non era sufficiente a fargli interpretare le battute, quindi si è optato per una soluzione puramente scenica.
Harrison Ford è realmente un pilota di aereo e possiede lo stesso modello che viene utilizzato nel film – un DeHavilland Beaver – per questo pretese di pilotare realmente il velivolo durante le riprese e dopo aver aggirato alcune clausole assicurative ottenne il permesso di guidarlo sia in solitaria sia con il resto del cast a bordo.
Se l’isola su cui si svolge la vicenda vi appare familiare, sappiate che non sbagliate, visto che si tratta della stessa su cui venne girato il King Kong del 1978. L’ultima curiosità riguarda Anne Heche, l’attrice era una fan di Harrison Ford e la prima volta che lo vide gli confessò che Star Wars era il primo film che aveva visto nella sua vita.
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