Stanley Kubrick e il suo film Shining, il dietro le quinte della pellicola, alcuni fatti poco noti rivelati dall’assistente del regista, Emilio D’Alessandro
Il film “Shining” di Stanley Kubrick, è uscito nel 1980 e non passa giorno in cui qualche addetto ai lavori, tipo noi, non ne parli. È una pellicola passata alla storia per tutta una serie di questioni, non solo la sua innegabile bellezza ma anche le varie diatribe e le analisi fatte su di essa.
Stanley Kubrick alla regia, Jack Nicholson nei panni di Jack Torrance, Shelley Duvall nel difficile ruolo di Wendy e alla base l’opera letteraria del supremo scrittore Stephen King. Bastano queste poche righe, sono sufficienti per far comprendere la portata di quest’opera, anche per chi, eventualmente, dovesse non conoscere l’argomento.
“Shining” è l’undicesimo lungometraggio di Stanley Kubrick, all’epoca non venne considerato nel modo dovuto, acquisì il suo prestigio nel corso del tempo e divenne uno dei più grandi film horror mai realizzati. Per mettere in cantiere un film del genere, anche se non si è del mestiere, è piuttosto evidente che ci sia voluto tanto lavoro, molta tenacia e determinazione e quel pizzico di follia, tipica di ogni artista, di ogni grande regista e sicuramente di Stanley Kubrick.
Per il progetto il regista aveva grandi aspettative, la cifra esatta pagata, per i diritti cinematografici del romanzo di King, non è mai stata rivelata pubblicamente, ma secondo alcune fonti la somma si aggirava tra i 500.000 e 1,5 milioni di dollari.
Stanley Kubrick è riuscito nell’arco della sua carriera, a fare film di ogni genere. “Shining” ovviamente è il ‘suo’ film horror. Il biografo di Kubrick, John Baxter, affermò che Kubrick si sentiva superato in certi ambiti del cinema, in particolare nell’horror. Un esempio, è “L’esorcista” uscito nel 1973, diretto da William Friedkin
La Warner Bros. aveva offerto a Kubrick la possibilità di dirigere sia “L’esorcista” che “L’esorcista II: l’eretico” (1977), ma lui li rifiutò. Kubrick, secondo quanto affermato da Baxter, disse che voleva fare qualcosa di così grandioso da lasciare a bocca aperta i suoi colleghi.
Aveva sviluppato un interesse per le storie gotiche e spettrali e aveva detto a un amico che voleva realizzare “il film più spaventoso del mondo, con una serie di episodi che avrebbero fatto leva sulle paure da incubo del pubblico”. Parliamo invece del romanzo, il rapporto tra Kubrick e King, come noto, non è stato dei più produttivi, anzi. I due comunque non se le sono mai mandate a dire. La qual cosa ha sempre rappresentato motivo di angustia per i fan, che amavano entrambi gli artisti.
Il romanzo di Stephen King uscì nel 1977 e diventò rapidamente un classico di successo. Kubrick lo lesse e lo adorò, definendolo “una delle storie più ingegnose ed emozionanti del genere che abbia mai letto”. Esistono diverse versioni della storia della prima lettura di “Shining” da parte di Kubrick. Una delle più accreditate proviene dal libro “Stanley Kubrick and Me” dell’assistente di Kubrick, Emilio D’Alessandro.
Secondo D’Alessandro, Kubrick inizialmente era scettico all’idea di realizzare un film horror, ma era incuriosito dalla premessa del romanzo di King. Leggendo, Kubrick si appassionò sempre di più alla storia, rimanendo sveglio tutta la notte per finirla. D’Alessandro descrive così la reazione di Kubrick al libro: “Lo adorava. Era semplicemente affascinato. E disse: ‘Questo sarà il mio prossimo film'”.
C’è anche una storia ampiamente nota secondo cui D’Alessandro avrebbe saputo se a Kubrick non piaceva un libro perché sentiva un tonfo quando il regista lo scaraventava contro il muro. Durante una sessione di lettura, notò che c’era stato un silenzio durato un po’. Entrò nell’ufficio del cineasta e lo trovò intento a leggere “Shining”.
Stephen King era desideroso di dare il suo contributo al film e scrisse un’intera bozza di sceneggiatura. Kubrick, però, la ignorò completamente. Si dice addirittura che abbia definito la sceneggiatura di King “debole” . Un sacrilegio per i fan di King, un vero oltraggio. Kubrick decise invece di adattare il libro lui stesso con l’aiuto della scrittrice Diane Johnson. Il regista aveva letto il libro di Johnson “The Shadow Knows” e pensava che sarebbe stata perfetta come partner di scrittura.
Kubrick e Johnson iniziarono la loro collaborazione nel 1977, anche se per il primo mese non scrissero nulla. Iniziarono invece ponendosi domande per comprendere a fondo i personaggi, come “Jack è un brav’uomo?” e “Wendy lo ama?”. Per il film, inizialmente Kubrick aveva previsto un programma di riprese di 4 mesi. Questo periodo si alungò fino a 14 mesi. Un ritardo dovuto a vari motivi, soprattutto al numero di ciak che Kubrick insisteva a fare ogni volta, devastando gli attori e prolungando le tempistiche.
Ad esempio, la scena di Jack e del giardiniere Grady in bagno è molto nota e per farla ci sono volute più di 80 riprese. Scatman Crothers interpreta Dick Halloran nel film. C’è una splendida inquadratura di lui nella sua camera da letto, dove la telecamera si allontana lentamente. Kubrick per girare questa scena arrivò a chiedere 60 ciak. Crothers era così esasperato che scoppiò a piangere.
Nella scena in cui Jack perde completamente la testa, affronta Wendy al Colorado Lounge, lei lo colpisce con una mazza da baseball. Questa scena è entrata nel Guinness dei primati come quella girata con il maggior numero di ciak: In totale 127.
Non solo situazioni maniacali del regista ma anche qualche sfortuna per lui, come ad esempio l’incendio che distrusse il set. Il set fu costruito presso gli Elstree Studios in Inghilterra. Tra questi, anche i teatri di posa per gli interni dell’Overlook Hotel, come il Colorado Lounge, la Gold Room e il labirinto di siepi.
Durante le riprese, scoppiò un incendio che distrusse diversi teatri di posa di Elstree, tra cui quello che ospitava il set di Shining. La causa dell’incendio non è mai stata ufficialmente determinata, ma si ritiene che sia stato causato da un guasto elettrico.
Fortunatamente, le parti principali di “Shining” erano già state girate a quel punto, e le riprese esterne dell’Overlook Hotel furono girate al Timberline Lodge in Oregon. La troupe riuscì a ricostruire le sezioni danneggiate del set, anche se il costo si aggirò intorno ai 2,5 milioni di dollari.
Chissà cosa direbbe Stanley Kubrick sapendo che, uno studio dell’Università di Westminster ha appurato che “Shining” è il film che fa perdere più calorie in assoluto. Per ulteriori dettagli, potete approfondire leggendo questo articolo.
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