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The Four Seasons: la nuova serie Netflix che fa ridere mostrando la (tragica) verità

Published by
Marta Zelioli

The Four Seasons è la nuova serie Netflix che mostra la vita di coppia intorno ai 50 anni e non fa sconti a nessuno tra ironia, eventi tragici e riflessioni 

“The Four Seasons” è una serie Netflix, creata da Tina Fey, Tracey Wigfield e Lang Fisher. Mostra la vita di tre coppie legate da un’importante amicizia che subisce diversi colpi, affronta avversità ed eventi tragici.

The Four Seasons, la nuova serie Netflix che fa ridere mostrando la (tragica) verità (foto screen YouTube Netflix) – Cinema.it

Che cosa succede nella routine di coppia dopo i 50 anni? Si devono trovare nuovi motivi per rimanere insieme, oppure si può proseguire con le stesse abitudini ormai consolidate, e ci si fa bastare quello che si è raggiunto. Si affronta la classica crisi di mezza età, negando che sia una crisi di mezza età, si cerca di capire cosa vale la pena fare, prima che sopraggiunga la vecchiaia, quella vera.

Si è disorientati quasi quanto lo si era a 20 anni, quando cercavi di capire cosa fare della tua vita e la scelta era talmente vasta che dovevi orientarti di fronte a una quantità imbarazzante di opzioni. Passati i 50 le possibilità cambiano, magari sono di meno ma hai dalla tua la sicurezza economica, un buon bagaglio sulle spalle, qualche esperienza in più. Dovresti essere meno confuso, ma è così?

No a conti a fatti no, sei confuso comunque, per motivi differenti. Tra le tue certezze ci sono gli amici di una vita, con cui magari hai affrontato gli studi, di cui conosci perfino i dettagli della vita di coppia, perché hai vissuto con loro i fine settimana a chiacchierare, perché vi confrontate molto e vi confidate e affrontate insieme ogni cosa.

C’è quel filo che non si spezza, quello di queste tre coppie, sei amici, uniti e in perfetta sintonia, che si vedono diverse volte nei fine settimana, organizzano viaggi e sono simbiotici. Esistono l’uno per l’altro con le ovvie e dovute differenze.

Cosa accadrebbe se questo micro mondo subisse uno scossone? Se un piccolo tassello del Domino venisse sollevato, estratto e ogni cosa finisse per traballare, crollerebbe tutto…?

The Four Seasons, la serie Netflix tra divertimento, verità e dramma

Come dicevamo ci sono queste tre coppie: Jack (Will Forte) e Kate (Tina Fey), Nick (Steve Carell) e Anne (Kerri Kenney-Silver), e Danny (Colman Domingo) e Claude (Marco Calvani). Nella serie li si vede trascorrere queste quattro vacanze insieme, scandite dalle stagioni, appunto “Four Seasons”, che ricorda un po’ il titolo del film del 2003 di Kim Ki-duk, solo che lì ad affrontare le stagioni c’era un monaco buddhista, in “Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera”, oltre al titolo non ha molto a che vedere con la nostra serie ma mi sembrava giusto farlo presente.

Come per Kate (Tina Fey) è stato necessario menzionare in uno degli episodi della serie, il film “Zelig” di Woody Allen, citandolo come datato, per evidenziare la differenza di interessi siderale tra loro e una donna di 30 anni. La serie stessa è un remake di un film degli anni ‘80, per essere precisi del 1981, in Italia uscito con il titolo “Le quattro stagioni” di Alan Alda.

The Four Seasons, la serie Netflix tra divertimento, verità e dramma (foto screen YouTube Netflix) – Cinema.it

Il film ebbe un buon successo, Alda era molto amato all’epoca, per altro fa anche un cameo nella serie, nella puntata in cui la coppia Nick / Anne rinnova i loro voti matrimoniali, compare come il padre di Anne. Non si può evitare di notare quanto sia ancora in gamba a 89 anni e con il Parkinson.

Tornando alle nostre tre coppie di amici. Tutto sembra procedere nel modo più consueto per delle coppie non più giovanissime ma nemmeno arrivate al tramonto della loro esistenza. Cercano di comprendere se sono ancora fatti l’uno per l’altra, o l’uno per l’altro. Cercano di capire se lo siano mai stati, cercano di capire se vale la pena invecchiare insieme.

Fino a quando sopraggiunge un evento che coinvolge una delle coppie: la loro rottura. Questa segna un’incrinatura piuttosto vistosa in tutti quanti i sei amici, gli equilibri di sfaldano completamente. Questo scatena una serie di eventi, come la classica farfalla (citando Claude nell’ottava puntata della serie) che batte le ali e genera un uragano, mettendo in evidenza le criticità non solo della vita di coppia ma anche della loro amicizia di lunga data.

La vicenda inizia in primavera, il gruppo di amici si ritrova nella casa sul lago di Nick e Anne. Ogni coppia ha i suoi problemi, Claude trova che Danny sia diventato troppo pusillanime e troppo ossessivo nel controllarlo. Il matrimonio di Jack e Kate è messo a dura prova dalla routine e lei non sembra più disposta a sopportare le continue lamentele che lui ha sulla salute e sul fatto che debba risolvere lei tutto quanto. Tuttavia la coppia che sembra essere più compromessa è quella di Nick e Anne, e infatti, “udite udite”, lui annuncia di volere il divorzio.

E questa è la nostra famosa farfalla che sbatte le ali e genera l’uragano. Le altre puntate sviluppano le reazioni, le riflessioni, tra comicità, momenti di introspezione e dramma. Oltre all’arrivo di una giovane donna nella vita di Nick, una donna di 30 anni con altri interessi ed esigenze che scombussola un po’ le cose.

Si sente il sapore degli anni ’80 in questo gruppo di attori, e un po’ anche la malinconia di quel periodo cinematografico con film come “Il grande freddo” del 1983 che in qualche modo me lo ha ricordato. Forse perché in quegli anni ci sono nata e sono stati la colonna sonora della mia crescita, forse perché era tipico di quel periodo vedere film di questo genere, con un gruppo di attori ben affiatato, dove finivi per guardare un film non tanto per la storia in sé ma quanto perché abbandonare la visione ti avrebbe messo tristezza, perché quel gruppo lo sentivi un po’ come se fossero i tuoi amici.

Per non parlare del finale dell’ultima puntata che ci ha lasciato decisamente a bocca aperta, e che ha aperto lo scenario per una eventuale seconda stagione.

Marta Zelioli

Giornalista pubblicista classe '82 appassionata di cronaca nera e cinema. Ho avuto modo di crescere professionalmente come assistente dello scrittore, sceneggiatore e criminologo Donato Carrisi che ha alimentato ulteriormente la mia inclinazione sia per la nera che per il cinema. Lavoro per Web365 dal 2020.

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