Il documentario diffuso da Netflix ‘The Perfect Neighbor’ sta sconvolgendo il pubblico. Chi era realmente Susan Lorincz, la protagonista della tragedia
Su Netflix è presente in streaming un documentario molto particolare. Il suo titolo è ‘The Perfect Neighbor’ ed è stato creato completamente dalla riprese delle telecamere presenti addosso ai poliziotti americani.

Nel documentario, tramite il montaggio delle varie riprese delle bodycam che portano addosso i poliziotti americani quando si trovano ad intervenire di fronte ad una segnalazione, vengono mostrati alcuni fatti accaduti in una cittadina della Florida.
Una donna, Susan Lorincz, passa il suo tempo a rimproverare i figli dei vicini, dei bambini afroamericani. I ragazzini giocano a palla e si divertono in un prato vicino a casa della donna. Lei si mostra molto infastidita da questa situazione e almeno due volte a settimana scatena il caos lamentandosi con i genitori dei bambini, urlando contro a questi e chiamando la polizia. La cosa si ripete più e più volte, per un totale di due anni, fino a quando non arriva la tragedia il 2 giugno 2023.
‘The Perfect Neighbor, il documentario su Netflix che mostra uno spaccato di realtà americana
Il documentario è di Geeta Gandbhir ed è sicuramente un prodotto molto particolare e diverso da ogni altro presente su Netflix, proprio per via di questo tipo di riprese che ti portano in prima persona sul luogo dove è accaduta la tragedia. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival del 2025 il 24 gennaio, dove ha vinto il premio per la regia. Nel documentario vengono mostrate le chiamate che la donna fa alla polizia e l’intervento degli agenti ogni singola volta, per sedare la donna, per calmare gli animi, per consigliare ai vicini di non alimentare la situazione e di tenere quindi i bambini lontani da Susan Lorincz, che per altro si fa chiamare dottoressa.
All’ennesimo richiamo, di fronte ad un nuovo litigio, con la chiamata della polizia che è già avvenuta, i poliziotti non fanno in tempo ad arrivare che la donna, dichiarando di averlo fatto forte della legge “Stand your ground” (difendi il tuo territorio), spara da dietro alla porta chiusa di casa, verso la sua vicina e la uccide.

La sua vicina si era avvicinata alla porta per confrontarsi con la Lorincz riguardo l’ennesimo richiamo che questa aveva perpetrato contro suo figlio, questa avrebbe dichiarato di essersi spaventata molto poiché per diversi secondi si era sentita aggredita e minacciata e di aver quindi sparato.
A morire è Ajike Owens madre di quattro figli, donna di colore, nel documentario si vedono gli istanti drammatici quando i paramedici intervengono per tentare di salvarla e il momento in cui il marito apprende che la moglie non ce l’ha fatta. La disperazione dell’intera comunità e lo sgomento nello scoprire che la carnefice non viene immediatamente arrestata ma lasciata libera di circolare, proprio perché per la polizia americana è ancora necessario capire se effettivamente, è stato necessario sparare per difendere il territorio.
Susan Lorincz, la verità sul suo lavoro e che cos’è la legge “Stand your ground”
Un dettaglio che ha incuriosito subito è stato proprio quel definirsi dottoressa all’inizio del documentario. In realtà secondo quanto riportato da Entertainment Weekly, Shannon Lynn Harris, pastore della chiesa metodista unita, ha affermato che la Lorincz spesso aiutava i membri più anziani della congregazione a gestire le questioni assicurative perché “Susan lavorava nel settore assicurativo”. I resoconti del processo di Lorincz del 2024 confermano che la stessa Lorincz ha affermato di aver lavorato nel settore assicurativo.
La Lorincz è stata arrestata alcuni giorni dopo la sparatoria e accusata di omicidio colposo con arma da fuoco, negligenza colposa e percosse, oltre a due capi d’imputazione per aggressione. Nell’agosto 2024, Susan Lorincz è stata condannata per omicidio colposo e a novembre un giudice l’ha condannata a 25 anni di carcere.
La legge “Stand your ground” (in italiano “difesa ad oltranza”) è una normativa tipica degli Stati Uniti che permette a una persona di difendersi e usare la forza necessaria, anche letale, senza l’obbligo di ritirarsi, se si trova di fronte a una minaccia percepita.





