Il film Thunderbolts* ha tra i protagonisti un personaggio di nome Bob, un eroe / non eroe un po’ controverso che in qualche modo rappresenta tutti noi
Il film Thunderbolts* è tra i maggiori successi al botteghino negli Stati Uniti. Questo è il suo secondo week end in cima alla classifiche. Tra i protagonisti c’è Bob, una presenza un po’ particolare.

Thunderbolts è il 36° film Marvel Comics, diretto da Jake Schreier, uscito in Italia il 2 maggio. Non si tratta del solito film sui supereroi, si tratta più di un film sugli anti eroi, su un gruppo insolito e a cui nessuno “darebbe una lira” che in qualche modo tra diverse difficoltà, riesce a fare la differenza.
Nel cast Florence Pugh, Sebastian Stan, David Harbour, Wyatt Russell, Olga Kurylenko, Hannah John – Kamen e Lewis Pullman.
Bob in Thunderbolts, l’antieroe che tutti vorremmo… saper gestire
Il momento di Bob nel film arriva quando i protagonisti si trovano, sfortunatamente, in una determinata circostanza, non proprio un momento fortunato per loro, e, senza fare spoiler, sbuca lui, Bob.
Già il modo in cui pronunciano quel nome “Bob”, diverse volte, tanto da renderlo buffo, è tutto un programma. Lui ha un aspetto arruffato, confuso, smarrito e molto tenero. Cercano di proteggerlo e di trarlo in salvo, ma Bob ha un segreto oscuro (molto oscuro) e potente (tanto potente) e soprattutto non si sente per nulla utile, anzi: tutti gli dicono sempre che è quello che irrimediabilmente peggiora le cose.

Ed è questo il motivo per cui il personaggio di Bob fa subito innamorare il pubblico, per questa forma di empatia ‘sfigata’ che genera, perché tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti dire: “Ehi, hai fatto un bel disastro, sei sempre il solito”. Lewis Pullman è figlio d’arte, dell’attore Bill Pullman (“Un amore tutto suo”, “Vice – L’uomo nell’ombra”). Ha già alle spalle un discreto curriculum con film in film come “7 sconosciuti a El Royale” e “Top Gun: Maverick”. E di questo suo ultimo personaggio, in un’intervista al New York Times, ha dichiarato:
“Ciò che adoro di questo film è che cerca con fermezza di liberare la nostra società dallo stigma legato alla salute mentale”. Pullman non aveva mai letto i fumetti Marvel con Sentry – noto anche come Robert Reynolds, abbreviato in Bob in “Thunderbolts*” – è rimasto affascinato dalla profonda tristezza e dall’isolamento del personaggio, il cui alter ego, simile a Hyde, è il Vuoto, l’oscurità che vive dentro Bob.
Bob viene colpito da forti attacchi di malinconia e proprio per questa sua fragilità, stringe amicizia con Yelena Belova, interpretata da Florence Pugh, addestrata da bambina per diventare un’assassina della Vedova Nera. “Lei rivede qualcosa di sé in lui”, ha spiegato Pullman. “Vede che entrambi sono al limite delle loro possibilità”. Come quando lei gli consiglia di spingere il malessere “in basso”, dandogli in realtà un’indicazione errata, di cui poi si pentirà.
Il ruolo rappresenta un’indubbia grande svolta per il giovane Pullman, che lo scorso anno si è aggiudicato una nomination agli Emmy per la sua interpretazione di un brillante scienziato nella serie di Apple TV+ “Lessons in Chemistry”. Nella sua intervista con il New York Times, ha anche raccontato cosa lo ha attratto del personaggio e delle sue esperienze personali con ansia, depressione e terapia.
“La cosa più emozionante e terrificante” ha spiegato Pullman “è stata quanto mi sono identificato con questo personaggio. Per quanto riguarda gli aspetti relativi alla salute mentale, l’ansia e la depressione” ha aggiunto di essere stato “fortunato ad essere cresciuto in una famiglia fantastica, che è stata molto brava ad aiutarmi a capire tutto”.

In merito al rapporto di empatia che si genera con il personaggio di Florence Pugh, l’attore, nello spiegare la motivazione, ha dichiarato: “È una delle prime persone che lo vede davvero. Hanno in comune questa disperata ricerca di un legame e di un significato. È qualcosa in cui mi sono identificato con Florence. È stata generosa e compassionevole nei miei confronti”.
Il personaggio di Sentry / Bob è un buono non completamente buono, ma nemmeno semplicemente cattivo. Ha un lato oscuro che cerca di prevalere su quello buono, l’ombra che tenta di spingere via la luce. La depressione e il senso di inadeguatezza che incombono, e ha una battaglia costante con sé stesso da affrontare. Molto simile, sotto diversi aspetti, a tutti noi.