Titanic, il film di James Cameron del 1997. Allucinazioni e cast di corsa in ospedale: cosa è accaduto quella sera tra trenini e sedie a rotelle usate come moto da cross
La creazione di un film porta sempre con se molti aneddoti, più o meno buffi, strani, a volte anche pericolosi, come in questo caso. Del resto si tratta di un ambiente lavorativo dove, per periodi più o meno lunghi, è necessario stare a stretto contatto e questo genera reazioni di ogni tipo.
Sul set del film “Titanic” accadde qualcosa di incredibile ed è lecito anzi definirlo “allucinante”. Tutto ebbe inizio il 9 agosto 1996. Il cast del film si trovava a Halifax, in Nuova Scozia. Per cena venne portata a bordo una zuppa di vongole che le cronache descrivono come molto buona, tanto da spingere i presenti a servirsi più volte.
Vulture tempo fa, in occasione del 25° anniversario dell’uscita del film, ha voluto parlare con alcuni membri della troupe proprio di quella notte, quella in cui l’equipaggio del “Titanic” venne drogato. Uno di loro, Jake Clarke, ha spiegato che uno dei tecnici, un tipo bello grosso, alto un metro e novanta, iniziò a parlare in modo strano, “iperattivo”, e disse: “Voi vi sentite bene? Perché io no. Mi sento come se fossi fatto, e credetemi, lo saprei”.
Proprio mentre i due parlavano, videro all’improvviso James Cameron correre verso la porta, inseguito da una comparsa mentre questo urlava: “C’è qualcosa dentro di me! Tiralo fuori!”. A quanto pare, secondo le indagini dell’epoca e gli esami tossicologici fatti, qualcuno aveva aggiunto del PCP, una sostanza allucinogena chiamata anche polvere d’angelo, nella zuppa di vongole. In quell’occasione Leonardo DiCaprio e Kate Winslet non era presenti poiché si trattava di girare le scene del ritrovamento del gioiello disperso nell’oceano. Vennero quindi risparmiati.
Era invece presente Bill Paxton che infatti mangiò la zuppa e finì con il resto della troupe in ospedale. Secondo la testimonianza dello scenografo Claude Roussel, l’attore rimase tranquillo seduto in ospedale mentre si godeva le conseguenze della zuppa e osservava i macchinisti che correvano lungo il corridoio impennando le sedie a rotelle.
Molti membri della troupe furono infatti ricoverati al Dartmouth General Hospital. James Cameron ha anche ricordato l’incidente durante un’intervista del 2009 a Vanity Fair: “La gente gemeva e piangeva, si lamentava accasciata su tavoli e barelle. Il direttore della fotografia, Caleb Deschanel, guidava diversi membri della troupe lungo il corridoio in un trenino ballando a tutto volume. Una cosa del genere non si può inventare”.
La cosa più assurda di questa faccenda è che dopo tutti questi anni, ancora non si sa chi abbia drogato la zuppa. Il caso venne archiviato nel 1999 dalla polizia per mancanza di prove. Il giorno dopo erano comunque tutti operativi sul set, perfettamente in attività e pronti a ripartire e a causa dello stop forzato guadagnarono anche un giorno di ripresa extra.
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