Oggi 18 dicembre è il compleanno dell’amatissimo Steven Spielberg. Non vi parleremo dei suoi successi ma dei film che il pubblico ha apprezzato, colpevolmente, di meno
Steven Spielberg è il regista dei sogni di tutti i ragazzi cresciuti negli anni ’80. Ci ha fatto compagnia tra esplorazioni in luoghi pericolosi, ci ha fatto vedere come non siamo soli nell’universo e ci ha portato a spasso indietro e avanti nel tempo.

È un regista inizialmente affrontava solo tematiche leggere infilandovi dentro però quel che serviva per farci riflettere: dalla richiesta di accettazione di un piccolo alieno con l’aspetto rugoso e i grandi occhioni, all’importanza di farsi una cultura che non è poi tanto noioso, anzi, magari diventi come Indiana Jones.
Ha cambiato il corso della storia, non solo cinematografica, ma anche di vita quotidiana. I suoi film hanno fatto mutare le nostre abitudini, ad esempio dopo Indiana Jones vi fu un boom di iscritti all’università per diventare archeologi, come anche nell’anno del film ‘Lo squalo’, le persone erano talmente terrorizzate da aver abbandonato praticamente le spiagge.
Reazioni esagerate, direte voi? Forse un po’ si, l’epoca era un’altra, ci facevamo condizionare in modo diverso, oggi forse questo non accadrebbe. O magari accadrebbe anche di peggio di fronte ad un fenomeno a noi sconosciuto, che arriva in modo tanto dirompente e ci mostra qualcosa per noi totalmente nuovo, a cui doverci rapportare, comprendere e avvicinare. Questo è stato Spielberg per quegli anni: innovazione.
Steven Spielberg le origini di un mito
I suoi primi anni non sono stati semplici, i film venivano spesso etichettati come pellicole per ‘bambinoni’ lui stesso veniva definito tale. I critici dell’epoca dicevano: “Crescerà mai?”, eppure lui aveva già sfornato ‘Lo squalo’ e ‘Incontri ravvicinati del terzo tipo’. Non lo vedevano come un regista impegnato ma solo come un intrattenitore che metteva sul mercato i primi Blockbuster.
Probabilmente pensavano fosse un fuoco di paglia, come dire: vediamo questo quanto ci mette a scomparire. La cosa lo innervosiva parecchio logicamente, lui che aveva come mentore assoluto il sovrano incontrastato della settima arte: John Ford.

In effetti i film di Spielberg erano il riflesso della sua vita da bambino e da adolescente, in una periferie americana, parlava di quello che conosceva, con quella che sembrava essere la tipica famiglia felice, che in realtà ovviamente non era. I genitori e due sorelle (da tormentare di dispetti) un bambino fifone che si spaventava, parole sue, per l’albero che di notte si vedeva fuori dalla finestra e creava ombre inquietanti e disturbava il suo sonno.
Un ragazzino bullizzato e con pochi amici. Un nerd insomma, lo definirebbero così ora. Con la famiglia che all’improvviso si sfascia, i genitori che divorziano e lui che colpevolizza il padre. Un rapporto che impiegherà poi 15 anni a ricostruire.

Coinvolto fin da piccolo dalla sua passione per il cinema malgrado all’epoca, i soldi per andare a vedere un costosissimo film, non c’erano. Il primo che vide sul grande schermo infatti fu ‘Lawrence d’Arabia’, Spielberg aveva già 16 anni e visse con quella pellicola un rapporto conflittuale, lo portò quasi ad abbandonare l’idea di fare film per sempre.
In occasione del suo 79esimo compleanno, inutile parlare dei suoi grandi successi, tutti sappiamo tutto sul film ‘Lo squalo’, soprattutto quest’anno che ha compiuto 50 anni e se n’è parlato fino allo sfinimento (noi prima di tutti) e conosciamo a memoria ‘E.T.’ e ‘Ritorno al futuro’, e abbiamo pianto tutte le nostre lacrime per ‘Schindler’s List e ci siamo spaventati mille volte di fronte all’inseguimento del T-Rex in ‘Jurassic Park’.
Film di Steven Spielberg da recuperare
Non si tratta di film di serie B, diciamo che in una filmografia piena di grandi successi, alcuni titoli di Spielberg sono stati ingiustamente messi un po’ in disparte.
Non tutti hanno apprezzato ad esempio film come ‘Munich’, perché molto cupo e violento, e per molti è risultato poco vicino allo stile di Spielberg, o ancora ‘Prova a prendermi’ con un giovanissimo Leonardo DiCaprio e un grande Tom Hanks. O ‘Minority Report’ con Tom Cruise, malgrado un incasso dignitoso al botteghino e una buona raccolta di riconoscimenti, non è sicuramente un film del regista che viene consigliato.

Un altro film di Spielberg quasi dimenticato è ‘Amistad’ del 1997 che parla dell’ammutinamento da parte dei prigionieri destinati come schiavi a Cuba. L’adorabile ‘The Terminal’ è un altro film un po’ trascurato di Spielberg, di nuovo con Tom Hanks e la bellissima Catherine Zeta-Jones.
‘La guerra dei mondi’ ennesima pellicola fantascientifica del regista, dove ha tirato fuori dal cilindro ancora una volta gli alieni, non è tra i suoi più apprezzati. E in ultimo, una sua fatica relativamente recente ma non completamente compresa, dove potrete trovare sicuramente altri dettagli sull’infanzia e la crescita di Steven Spielberg: ‘The Fabelmans’.

Ora sappiamo che Spielberg è all’opera per una nuova pellicola e che probabilmente tirerà ancora in ballo la sua ossessione di sempre: gli alieni. Un cartellone nella piazza più famosa del mondo, a Times Square, New York, ci ha rivelato qualche dettaglio. Non ci resta che attendere in attesa di poterci stupire ancora.





