Come un manifesto della libertà, questa pellicola ha permesso ai registi successivi di rompere le regole: scopri il film più rivoluzionario.
La storia del cinema è costellata di esempi di opere impegnate, veri e propri atti di ribellione e di denuncia contro un sistema generalizzato alienante. Per gli autori della Settima Arte, in questi casi, il linguaggio cinematografico può rappresentare un ostacolo nei confronti di una poetica la quale necessita di libertà per esprimersi pienamente.
È il caso dei registi i quali si sono distinti nel ruolo di creatori di nuove correnti stilistiche, in grado di generare un modo alternativo di fare cinema e di usare la macchina da presa. Dal cinema astratto degli anni Trenta, all’Espressionismo tedesco, fino al Neorealismo italiano, i grandi cineasti hanno da sempre tentato di sovvertire le regole per inviare al pubblico messaggi potenti e alternativi.
Tra tutte le pellicole in grado di rivoluzionare il linguaggio cinematografico, si distingue questo film in particolare. In seguito alla sua produzione, sono molti i registi i quali hanno modificato il loro stile, rompendo le regole del linguaggio canonico e creandone altre ancora più funzionali ai loro scopi.
Nella vastissima filmografia mondiale, si distingue una pellicola responsabile di un cambiamento radicale del linguaggio cinematografico. Uscito nel 1941 e prodotto dalla RKO, Citizen Kane (Quarto Potere) è in assoluto uno dei capolavori del cinema mondiale, nonché opera spartiacque di enorme importanza. Diretta, scritta e interpretata da un giovanissimo e geniale Orson Welles, la pellicola ha infranto le convenzioni dell’industria hollywoodiana, rappresentando un unicum nella storia del cinema mondiale.
Tra le innovazioni più importanti, si ricordano le innumerevoli novità introdotte da Welles dal punto di vista del linguaggio visivo e dall’uso della cinepresa. Tra queste, il cosiddetto Deep Focus o profondità di campo, rappresenta una delle innovazioni più celebri, rimaste ancora oggi in uso. In collaborazione con il DOP Gregg Toland, Welles riesce a sviluppare un sistema di lenti in grado di mettere a fuoco più personaggi simultaneamente su diversi piani. Il risultato è una scena omogenea, dove tutti i personaggi condividono la medesima importanza di fronte la macchina da presa.
Segue, inoltre, un uso del montaggio mai visto prima di allora, con una alternanza cronologica continua pensata per rendere lo spettatore attivo durante la visione. Con una continua struttura di flashback e flash forward, Orson Welles presenta il film come un’intera inchiesta giornalistica, la quale trova la sua risoluzione nella celebre Rosebud finale. Nonostante il suo insuccesso commerciale, Citizen Kane è oggi considerato universalmente il film che ha insegnato il cinema a tutte le generazioni successive.
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