I film horror non sono sempre frutto della fantasia, a volte sono drammaticamente ispirati a delle storie vere. Quali sono alcuni dei più noti che hanno radici nella vita reale
Una serata da brividi è spesso fatta da divano, pizza e un bel film horror. Alcuni di noi sono più predisposti a questo genere di intrattenimento, altri si prestano ma si consolano dicendo: “Tanto è tutta finzione”.
E invece no, non funziona sempre così, alcuni film sono ispirati a terribili fatti realmente accaduti. Vediamo quali sono le pellicole più famose in questo senso, quali i film horror più noti basati su fatti accaduti nella vita reale. E che potrebbero quindi accadere nuovamente.
Sebbene ci sia ancora un acceso dibattito sulla veridicità o meno dei presunti eventi paranormali avvenuti al 112 di Ocean Ave. ad Amityville, New York, gli omicidi che hanno portato alla scrittura di ‘Amityville Horror’ lo sono sicuramente.
Il 13 novembre 1974, il ventitreenne Ronald Joseph DeFeo Jr. si alzò nel cuore della notte e sparò uccidendo tutta la sua famiglia: i genitori Louise e Robert Sr., così come i fratelli Dawn, Allison, Marc e John.
Dopo aver ammesso di aver commesso gli omicidi, si servì della difesa per infermità mentale al processo, affermando di aver sentito delle voci che gli dicevano di farlo, secondo quanto riportato da NBC News .DeFeo Jr. andò in prigione e la casa di famiglia venne messa in vendita un anno dopo, George e Kathleen Lutz vi si trasferirono con i loro tre figli. I Lutz raccontarono di una serie di attività paranormali che si verificarono nella casa, da cui ebbe origine la storia di Amityville Horror. A quanto pare, la situazione era così grave che la famiglia dovette fuggire dalla casa nel cuore della notte, solo un mese dopo il loro trasloco.
Un altro film ispirato inaspettatamente a fatti realmente accaduti è il buon vecchio Freddy Kruger che ha terrorizzato il pubblico degli anni ’90 con una serie di film. Bisogna specificare subito che no, l’assassino che uccideva bambini nei sogni non è mai esistito, tuttavia il regista di “Nightmare – Dal profondo della notte”, Wes Craven si ispiro ad una vicenda reale. Lesse un articolo su un ragazzo morto nel sonno dopo aver sofferto di terrificanti terrori notturni.
Va specificato che i registi si sono presi qualche libertà creativa durante la realizzazione di ‘The Conjuring’, il fulcro della storia è basato sulla vita reale di Roger e Carolyn Perron, che si trasferirono nel 1971 al 1677 di Round Top Road nel Rhode Island e che si dice abbiano assistito ad alcune attività paranormali in casa.
E sebbene gli investigatori del paranormale Ed Warren, autoproclamatosi demonologo, e sua moglie Lorraine Warren, chiaroveggente e medium, giochino un ruolo importante nel film, non erano parte integrante della storia di nella vita reale, anzi. Secondo il Providence Journal, Roger Perron li cacciò di casa quando si presentarono. Il film è basato sui libri scritti da Andrea Perron, la figlia maggiore della coppia, che era abbastanza grande da ricordare gli eventi inquietanti.
Gli agghiaccianti eventi narrati ne ‘L’esorcismo di Emily Rose’ con Laura Linney, Campbell Scott, Tom Wilkinson e, naturalmente, Jennifer Carpenter nel ruolo della protagonista, sono spaventosi quasi quanto gli eventi reali su cui il film è liberamente tratto. Secondo Collider, Emily Rose è basato sulla storia di una diciannovenne di nome Anneliese Michel, morta dopo quasi 70 sedute di esorcismo in Baviera, nella Germania occidentale.
Alla ragazza cresciuta in una famiglia iperreligiosa, da adolescente erano state diagnosticate schizofrenia ed epilessia. Tuttavia, la situazione prese una brutta piega quando le sue convulsioni si trasformarono in allucinazioni e lei arrivò a credere di essere posseduta. La ragazza insistette quindi per essere esorcizzata e i suoi genitori chiesero aiuto a Padre Arnold Renz e Padre Ernst Alt, che eseguirono una serie di esorcismi a partire dal settembre 1975. Secondo Collider, “Anneliese aveva spesso bisogno di essere tenuta ferma incatenata a una sedia” durante i rituali che duravano un’ora.
La giovane morì il 1° luglio 1976 e i suoi genitori, Ana e Joseph Michel, insieme ai sacerdoti, furono accusati di omicidio colposo poiché aveva smesso di assumere i farmaci ed era stata trovata malnutrita e disidratata.
L’horror per eccellenza è ‘L’esorcista’ e anche lui ha alle spalle degli eventi tragici e reali. Parlano del tredicenne Roland Doe, un giovane addolorato a seguito della scomparsa della zia Harriett, una spiritualista. Dopo la sua morte, il ragazzo cominciò a sperimentare strani fenomeni: sentiva graffi nel muro, vedeva acqua gocciolare misteriosamente dai tubi e dalle pareti e, cosa più spaventosa di tutte, sentiva il suo letto muoversi.
I suoi genitori chiesero quindi aiuto alla chiesa cattolica e Padre E. Albert Hughes eseguì il primo esorcismo su Doe nel febbraio del 1949. Pochi giorni dopo il rituale, sul corpo di Doe apparvero dei graffi che formavano la parola “Louis” e sua madre pensò che ciò significasse che dovevano lasciare il Maryland per cercare ulteriore aiuto. La famiglia si recò a St. Louis, dove entrò in contatto con Padre Walter H. Halloran e il Rev. William Bowdern della St. Louis University, che accettarono di esorcizzare il giovane Roland.
Lavorarono sul ragazzo fino ad aprile di quell’anno, quando finalmente rivelò che il diavolo che lo possedeva se n’era andato. Decenni dopo, si scoprì che il ragazzo aveva trascorso un’età adulta del tutto normale. Secondo Vanity Fair , Roland Doe era in realtà Ronald Edwin Hunkeler, un ingegnere della NASA che collaborò allo sbarco sulla Luna del 1969. La sua identità fu rivelata solo dopo la sua morte, nel 2020.
Steven Spielberg è in grado di creare una trama avvincente dal nulla, ma per ‘Poltergeist’ la famosa pellicola del 1982, lo sceneggiatore aveva molto materiale su cui lavorare. Il film è infatti basato su eventi realmente accaduti nella casa Herrmann negli anni ’50 a Seaford, Long Island. Una mattina di febbraio del 1958, James Herrmann ricevette una telefonata dalla moglie Lucille, spaventata, che gli raccontava di strani eventi che stavano accadendo in casa, secondo LongIsland.com.
I loro figli adolescenti, che a quanto pare avevano sentito degli inspiegabili scoppiettii in giro per casa, trovarono in seguito tappi di “shampoo, candeggina e una fiala di acqua santa”, tutti rimossi dalle rispettive bottiglie. La famiglia liquidò l’inquietante incidente, con James che addirittura credeva che potesse esserci stata una strana reazione chimica a causare lo scoppiettio. Nelle settimane successive, tuttavia, le bizzarre esperienze si intensificarono, e così anche il loro coinvolgimento, venne chiamata anche la polizia.
I devoti cattolici si rivolsero quindi a un prete, ma dopo che questi pregò sulla casa, la situazione si fece “più violenta, con figure che si frantumavano e una libreria che cadeva a terra”. Il caso del poltergeist di Seaford divenne nazionale e la rivista Life ne pubblicò un articolo. Dopo aver documentato 70 diversi incidenti tra il 3 febbraio e il 10 marzo 1958, gli Herrmann lasciarono la casa.
La storia de ‘Il rito’ è liberamente ispirata al libro intitolato: The Rite: The Making of a Modern Exorcist di Matt Baglio. Sebbene, ovviamente, alcuni aspetti del film siano stati esagerati per ottenere un effetto drammatico, la storia vera è questa: Padre Gary Thomas era stato selezionato per un corso di esorcismo quando incontrò il giornalista Matt Baglio a un corso di esorcismo. Da lì, Baglio seguì il sacerdote nei suoi viaggi per Roma, svolgendo il suo nuovo incarico. Attualmente, il reverendo Thomas è direttore del programma dell’anno propedeutico presso il seminario e l’università di St. Patrick a Menlo Park, in California.
Molto di ciò che accade in ‘Non aprite quella porta’ è inquietante, in particolare il personaggio di Leatherface, il minaccioso assassino che vive in cantina e mangia le persone, indossandone il volto dopo averle uccise.
E sebbene Leatherface non sia mai esistito, i suoi tratti erano basati sul serial killer Ed Gein, che era noto per riesumare cadaveri dai cimiteri e creare oggetti con le loro ossa e la loro pelle. Un argomento ampiamente approfondito nelle scorse settimane proprio grazie alla serie Netflix Monsters, il capitolo che parla della storia di Ed Gein.
Ciò che rende “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcock così affascinante è l’incredibile realismo della storia. Ancora più intrigante è il fatto che il film sia (parzialmente) basato su eventi reali. Sebbene sia risaputo che è basato sull’omonimo racconto di Daphne du Maurier, anche uno strano incidente accaduto in California due anni prima della première del film ha fornito l’ispirazione.
Nel 1961 gli abitanti di Capitola si svegliarono e scoprirono che orde di uccelli marini neri si stavano schiantando contro auto, finestre e case, morendo. L’incidente, naturalmente, fece notizia. Decenni dopo, gli scienziati avrebbero confermato che gli uccelli marini erano stati infettati dall’acido domoico, “un veleno naturale prodotto da un fitoplancton marino chiamato Pseudo-nitzschia”, secondo History. Il veleno può causare disorientamento, convulsioni e morte.
‘Liberami dal nulla’, il film di Scott Cooper, parla di Bruce Springsteen e mostra alcuni…
Ricordi le iconiche scene di Mamma ho perso l'aereo? Stanno per tornare per la gioia dei fan…
Le avventure dei Goonies continuano anche con il nuovo set della Lego: un regalo perfetto…
Lo zapping sui servizi di streaming, tra Amazon, Netflix, NOW, Disney + e varie, è…
La stagione cinematografica 2025/26 è iniziata, quali sono i film in uscita da non perdere…
Hai visto Sex and the city centinaia di volte? Allora non puoi perderti queste 10…