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‘Liberami dal nulla’, il segreto dietro il film su Bruce Springsteen

Published by
Marta Zelioli

‘Deliver Me From Nowhere’, Liberami dal nulla, il film su Bruce Springsteen: qual è il segreto dietro alla pellicola del regista Scott Cooper con Jeremy Allen White nel ruolo del Boss

‘Deliver Me From Nowhere’ è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 23 ottobre 2025. Un film che, si era già ampiamente compreso ancor prima di poterlo visionare, indaga nel profondo del grandissimo artista americano, Bruce Springsteen.

‘Liberami dal nulla’, il segreto dietro il film su Bruce Springsteen (foto Ansa) – Cinema.it

Non un semplice film su un cantante, ma un vero e proprio viaggio nei suoi tormenti e nelle vicissitudini che l’hanno reso uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Nella pellicola vengono mostrate delle situazioni più o meno gradevoli, che l’hanno formato, a volte piegato, ma mai spezzato.

La sua famiglia, la sua crescita, il suo vissuto e il dolore che l’ha portato a creare la creatura che è l’album ‘Nebraska’. Ed è di questo che parla ‘Liberami dal nulla’, del processo di creazione di uno dei più grandi album di Springsteen e che lui stesso ha dichiarato “non essere un disco normale”, il segreto è proprio insito in queste parole: perché Nebraska non è un disco normale?

‘Liberami dal nulla’, se non fosse stato così profondo e intenso non sarebbe stato lo stesso

‘Liberami dal nulla’ non è il classico biopic, è il tentativo di raccogliere tutte le emozioni che hanno travolto Springsteen, all’epoca 30enne e nei primi anni del suo grande successo, e mostrarle in due ore di film. Tutto questo mentre creava un disco che, appunto, non è un lavoro dei più classici, ma una creatura sofferta e intensa, come se il Boss avesse trasfuso ogni sua lacrima, ogni suo dolore e ogni urlo silenzioso nel nastro di registrazione.

‘Nebraska’ è il suo lavoro più intimo che mette a nudo tutte le fragilità di un artista ad un punto di svolta della carriera. Il musicista è stato ospite insieme all’attore che lo interpreta, Jeremy Allen White, da Fabio Fazio alla trasmissione Che Tempo Che Fa e ha dichiarato: “Sono stati gli anni in cui sono passato attraverso una transizione, per la mia salute mentale e per la mia vita in generale. Nebraska è uno dei miei album preferiti, non è un disco normale. Volevamo dare più dramma e più musica al mio personaggio”.

‘Liberami dal nulla’, se non fosse stato così profondo e intenso non sarebbe stato lo stesso (foto redazione) Cinema.it

E ha inoltre aggiunto: “Ho sempre cercato di seguire una musa e la mia musa è la musica. Non mi preoccupa tanto se il mio album avrà successo o meno: mi interessa dare verità e trascendenza. Deve avere valore per chi mi segue perché è la garanzia che do al mio pubblico, che è la mia anima, il motivo per cui faccio tutto questo”.

Ed è questo il segreto del film, che percorre un momento molto particolare della vita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi: il fulcro della sua formazione come uomo e come musicista. Il momento che ha portato alla sua svolta non solo come artista, ma anche come individuo. Il punto di svolta, quando pensava che tutto sarebbe finito in un baratro ed è riuscito a rimergere e rinascere, pur avendo sempre i suoi demoni contro cui lottare.

Nebraska, l’album più intimo di Springsteen ci parla di lui come uomo e come artista (foto Ansa) – Cinema.it

Si tratta di un film che fin dalla sua fase di creazione Springsteen ha voluto seguire da vicino, andando sul set, osservando e parlando con Jeremy Allen White, un lavoro che – si capisce – ha molto a cuore e che vede un Bruce bambino, con la sua famiglia e mostra il rapporto difficile con il padre, la sofferenza con cui è dovuto crescere e con cui ha dovuto fare i conti, per tutta la vita. Offre uno scorcio della sua gente, dei suoi luoghi, per poter capire l’uomo e l’artista a 360° e comprendere anche i testi delle sue canzoni e le scelte che l’hanno fatto diventare il Boss.

Marta Zelioli

Giornalista pubblicista classe '82 appassionata di cronaca nera e cinema. Ho avuto modo di crescere professionalmente come assistente dello scrittore, sceneggiatore e criminologo Donato Carrisi che ha alimentato ulteriormente la mia inclinazione sia per la nera che per il cinema. Lavoro per Web365 dal 2020.

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