Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York, segreti e curiosità di uno dei film horror più spaventosi di sempre. Una pellicola terrificante invecchiato egregiamente.
“Rosemary’s Baby” è un film del 1968 del regista Roman Polański con protagonista Mia Farrow, tratto dal romanzo omonimo di Ira Levin. Una pellicola ancora oggi perfettamente in grado di suscitare enorme angoscia negli spettatori che si avventurano nella sua visione.
La Farrow interpreta una donna che rimane incinta e inizia a credere che ci sia qualcosa che non va nel suo bambino, che potrebbe portare in grembo l’Anticristo. Ha anche dei vicini piuttosto singolari con delle sfumature sinistre che diventano terrificanti con il procedere della trama.
Il film è un mix di paranoia, immagini cupe e claustrofobia sociale, il tutto contribuisce a renderlo un thriller terrificante. Decenni dopo, Rosemary’s Baby è inquietante come lo era quando uscì nel 1968. Come molti classici horror dell’epoca, decisamente all’avanguardia, “Rosemary’s Baby” vanta diversi aneddoti inquietanti. Alcuni di questi sarebbero inaccettabili nel mondo cinematografico odierno.
Ad esempio la scena di Mia Farrow che si getta controcorrente nel traffico di New York è vera. L’attrice effettivamente, mentre giravano quella scena, camminava contro mano verso il caos della Grande Mela. Il regista in merito, secondo quanto riportato nell’autobiografia dell’attrice, “What Falls Away”, l’aveva confortata dicendole che “nessuno avrebbe investito una donna incinta”. La protagonista nel film è appunto con un evidente pancione.
Secondo il produttore William Castle, che recitò in una piccola parte nel film, la pellicola era “maledetta “. Citò i suoi problemi di salute personali come prova. Castle venne infatti ricoverato in ospedale dopo aver ricevuto continue lettere di odio sul film. In stato di delirio in ospedale, urlò: “Rosemary, per l’amor di Dio, lascia cadere il coltello“.
Krzysztof Komeda che compose la colonna sonora del film, dopo l’uscita di “Rosemary’s Baby”, cadde da una scarpata rocciosa e finì in coma per quattro mesi, la stessa dinamica che uccise l’amica di Rosemary nel libro. Naturalmente nell’elenco degli eventi terrificanti connessi al film c’è anche la vicenda agghiacciante dell’omicidio di Sharon Tate per mano della Manson Family. L’attrice era incinta del figlio di Polański.
L’interpretazione di Mia Farrow è stata elogiata come una delle sue migliori performance. L’attrice accettò il ruolo nonostante l’opposizione del suo allora marito Frank Sinatra, in un periodo turbolento del loro matrimonio. La Farrow stava per rifiutare la parte prima che le venisse comunicato che la sua interpretazione avrebbe potuto farle vincere un Oscar. Durante le riprese, Sinatra chiese il divorzio, facendole notificare i documenti mentre l’attrice si trovava sul set.
La Farrow ha continuato a girare il film, ma alla fine è stata completamente snobbata agli Oscar. Katherine Hepburn (Il leone d’inverno) e Barbara Streisand (Funny Girl) quell’anno si sono classificate a pari merito come Miglior Attrice Protagonista. L’unico caso per altro di vincita ex aequo della storia del cinema.
Anche la location ha contribuito ad alimentare la fama terrificante del film. “Rosemary’s Baby” inizia con una panoramica che si conclude sul Dakota Building, un edificio con una storia piuttosto ricca e inquietante a New York. Fu il primo vero complesso residenziale di lusso della città quando venne costruito nel 1884. Nel corso degli anni, ha attratto una miriade di celebrità, da Boris Karloff e Lauren Bacall alla leggenda Judy Garland.
Tuttavia, acquisì notorietà per la morte di John Lennon, assassinato proprio fuori dall’edificio. In Rosemary’s Baby , la morte di Terry avviene proprio vicino al luogo in cui Lennon venne assassinato nel 1980. Questo ha portato molti fan dei Beatles a ipotizzare che la sua morte fosse parte della maledizione di Rosemary’s Baby.
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