True Lies è un pezzo di storia del cinema che torna a mostrarsi su Rai Due: dietro la sua realizzazione ci sono diversi retroscena, tra cui un incidente che sarebbe potuto finire molto male.
Dopo il successo ottenuto con i due Terminator, James Cameron e Arnold Schwarzenegger sono tornati a far coppia per un film action di quelli che andavano di moda nei primi anni ’90, ma che non mancò di una lunga coda polemica per via di un’ironia stereotipata, sessista e razziale che oggi verrebbe bloccata ancor prima che il film esca nelle sale.
Condannare per questo True Lies è ingiusto, poiché il film è figlio dei suoi tempi, un periodo storico in cui non si era sviluppata ancora quella sensibilità per determinate tematiche che ha modificato lo stile di scrittura delle sceneggiature e che oggi permette di vedere contenuti in grado di divertire senza che qualcuno ne faccia le spese.
C’è da dire che in quell’occasione Cameron si è lasciato andare un po’ troppo, la rappresentazione stereotipata dei mediorientali fece infuriare tantissimi americani originari del Medio Oriente e le linee di dialogo apertamente maschiliste oggi farebbero parlare i social e i media per mesi, il che lo rende di difficile digestione da parte delle nuove generazioni.
Se però si riesce a vedere la pellicola con uno sguardo acritico e più storico, allora ci si può lasciare intrattenere da un film d’azione senza alcuna pretesa narrativa, in cui si può ammirare il lavoro svolto in post-produzione con gli effetti digitali (ancora acerbi nel 1994) e quello compiuto da attori e stuntman per ricreare delle scene d’azione adrenaliniche.
Inoltre non mancano le scene cult, come lo spogliarello di Jamie-Lee Curtis (ancora oggi ritenuta una delle scene più sexy della storia del cinema americano), il finale con il campo lungo sulle Keys in Florida e l’inseguimento a cavallo all’interno dell’hotel.
La prima curiosità su questo film è che non si tratta di un’opera originale, bensì di un remake. True Lies è l’adattamento americano di un film francese di Claude Zidi intitolato ‘La Total!’: se si eccettua il cast e le location, la versione americana è praticamente identica nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi.
Cameron decise di inserire nel film anche un omaggio a Nick Fury degli Avengers: il capo dell’agenzia di spionaggio Spencer Trilby (interpretato da Charlton Heston) presenta una benda sull’occhio ed un vestiario molto simile a quello del personaggio Marvel originale (nei fumetti non è afroamericano).
Il regista accettò di inserire una linea di dialogo derivante dalla vita reale: quando Gibson parla del divorzio e della moglie che si è portata via persino le vaschette del freezer, in realtà è il racconto dell’attore che lo interpreta – Tom Arnold – su come è andato il divorzio dalla moglie Rosanne Barr.
Una delle sfide più grandi affrontate da Cameron è stata la scena dell’inseguimento della moto a cavallo all’interno del corridoio di un hotel, poiché per girarla Schwarzy ha cavalcato realmente all’interno della location. Tuttavia la sfida più grande è stata la scena del ballo, poiché Arnold è stato costretto a prendere lezioni di danza per risultare minimamente credibile.
True Lies è stato un film da record, non tanto per gli incassi (379 milioni non sono comunque male) ma per le spese di produzione: si tratta del primo film della storia a costare 100 milioni di dollari (cifra per cui ottenne il Guinness World Record), una cifra monstre per gli anni ’90 che sarebbe però presto stata superata diverse volte.
Ci sono infine due ulteriori retroscena, il primo riguarda l’incidente occorso a Schwarzenegger: durante la ripresa a cavallo uno dei microfoni colpì l’animale che imbizzarritosi disarcionò l’attore facendolo cadere e rischiando di farlo volare da un’altezza fatale, per fortuna uno stunt è riuscito ad afferrare al volo Arnold evitando il peggio.
L’ultimo retroscena è una cosa spiacevole che riguarda l’attrice Eliza Dushku (interprete di Dana, la figlia di Harry e Helen Tasker), all’epoca 12enne. Nel 2018, infatti, Eliza ha rivelato che durante le riprese il coordinatore degli Stuntman Joel Kramer la molestò ripetutamente, riuscendo persino a passare una notte con lei dopo aver ottenuto la fiducia dei genitori.
In seguito ad una lite sul set – un amico di famiglia dei Dushku affrontò a viso aperto lo stuntman – l’attrice rimase ferita in un incidente occorso durante una scena d’azione. Ancora oggi Eliza è convinta che non si trattò di una casualità, ma di una vendetta da parte di Kramer.
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