La notte degli Oscar, la notte cinematografica per eccellenza, un anno avvenne un clamoroso caso di parità tra due attrici, un evento mai più accaduto con un retroscena bizzarro per una terza attrice
Gli attori lavorano tutto l’anno per poter arrivare a quella notte, quella fatidica, la notte della premiazione, la consegna delle statuette. L’ambito Oscar, lo zio Oscar per gli amici.
C’è chi non lo ritira, chi non lo vuole proprio, chi lo agogna. Desta negli attori gli istinti più primordiali, come fu per Mia Farrow nell’anno in cui lavorò al film definito “maledetto”, “Rosemary’s Baby”, proprio perché le dissero che avrebbe potuto vincere un Oscar. Ecco, in qualche modo questo articolo riguarda anche lei, malgrado non sia l’attrice che vinse a pari merito con un’altra il Premio Oscar. La beffa fu quindi ancora più grande.
Correva l’anno 1969, quando ancora la notte degli Oscar era costellata da Stelle con la “S” maiuscola, con candidati come Franco Zeffirelli con il suo “Romeo e Giulietta”, e Stanley Kubrick con “2001: Odissea nello spazio”, o ancora Carol Reed con la pellicola “Oliver!”.
Tempi straordinari che ci portano a fare sospiri malinconici, perché la Settima Arte all’epoca ti dava realmente l’imbarazzo della scelta. Poco più sopra abbiamo menzionato Mia Farrow, perché quell’anno lei aveva lavorato veramente tanto per poter ricevere la candidatura all’Oscar come miglior attrice. Era stata interprete di una pellicola complessa “Rosemary’s Baby” di Roman Polański.
Un film intenso, su un set difficile, che addirittura decretò la fine del matrimonio della Farrow con Frank Sinatra. Si dice che una delle tante maledizioni della pellicola fu proprio la mancata candidatura dell’attrice. Incredibilmente quell’anno, quasi a ulteriore sfregio, non solo lei non venne minimamente considerata dall’Academy, malgrado la sua interpretazione veramente straordinaria e osannata dalla critica e dal pubblico, ma addirittura accadde qualcosa di unico.
Il premio Oscar quell’anno andò ex aequo a due grandi attrici, la donna dei record, la più premiata, la grandissima Katherine Hepburn e la straordinaria Barbra Streisand. Quella sera una stupita Ingrid Bergman aprì la busta della miglior attrice e si trovò di fronte ad una straordinaria decisione «It’s a tie! – È un pareggio!» Queste le sue parole prima di nominare Katharine Hepburn e Barbra Streisand, la prima per il film “Il leone d’inverno”, la seconda alla sua prima pellicola con il musical “Funny girl”.
Se proprio vogliamo dirla tutta, nonostante il suo impressionante record di vittorie, Katharine Hepburn non partecipò mai a nessuna cerimonia degli Oscar per ritirare i suoi premi, Diventò infatti celebre questa sua dichiarazione: “I premi non significano nulla. Il mio vero premio è il lavoro”. Una volta sola salì sul palco degli Academy Awards nel 1974, ma non per ricevere un premio, ma per consegnare il premio Irving G. Thalberg al produttore Lawrence Weingarten.
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