La serie Monster il capitolo che parla di Ed Gein ha moltissimi grandi fan e un detrattore di nobili origini: il figlio di Anthony Perkins, Osgood Perkinks, un rinomato regista di horror
La serie antologica Monsters, per chi ancora non lo sapesse, parla di serial killer. Uno di questi capitoli approfondisce Ed Gein, il terribile serial killer che ha poi ispirato film come ‘Psycho’ di Alfred Hitchcock o ‘Il silenzio degli innocenti’ di Jonathan Demme.
Ed è per questo motivo che una figura dalle nobili origini come Osgood Perkins, figlio di Anthony Perkins e regista di film horror, ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni e sicuramente non ha pensato minimamente di censurare il suo pensiero. Anzi.
Osgood Perkins non è semplicemente il figlio di Anthony Perkins, è anche un acclamato regista di film horror. E ha dichiarato a TMZ che “non lo guarderebbe nemmeno con un palo lungo tre metri”, un commento tranchant che lascia pochi dubbi sull’opinione di Perkinks figlio. Nel secondo episodio della nuova stagione, che racconta in gran parte la storia dell’assassino e ladro di cadaveri Ed Gein e dei vari successi horror di Hollywood da lui ispirati, viene ritratto il defunto padre di Perkins, Anthony (interpretato da Joey Pollari).
Nella serie Anthony è un attore gay e viene mostrato in una relazione segreta con Tab Hunter. Perkinks scopre di essere stato scelto per il ruolo di Norman Bates nell’iconico film horror di Alfred Hitchcock, ‘Psycho’ , liberamente ispirato ai crimini di Gein. Durante le riprese del film, Hitchcock (Tom Hollander) spiega di aver scelto Perkins perché, come Gein, ha un “segreto che ti fa stare male”. Anthony viene anche mostrato durante una sessione con la psicologa Mildred Newman, che gli suggerisce una terapia di conversione.
Tuttavia nella vita reale, Anthony Perkinks non ha mai rivelato pubblicamente la sua omosessualità. È rimasto sposato con la moglie, Berry Berenson, fino alla sua morte, avvenuta all’età di 60 anni nel 1992, per complicazioni legate all’AIDS. Osgood non ha specificato nel suo commento il tema del ritratto fatto dal padre in Monster, non avendo visto la serie. Ha fatto un discorso più generale, ha definito questo tipo di lavoro come “la Netflixizzazione del dolore reale”.
Il regista di ‘Monkey’ ha dichiarato a TMZ che gli streamer hanno trasformato il true crime in un’industria a sé stante e, in quanto tali, cercano regolarmente di fornirgli “contenuti glamour e significativi”. Osgood ha affermato di volere che le persone proteggano la verità senza semplificarla, ma piuttosto “guardando oltre il velo verso l’inconoscibile e amandosi a vicenda attraverso un’arte nuova e innovativa”.
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