Sei un amante dei film horror ma non hai mai visto questo capolavoro? Devi assolutamente recuperarlo al più presto.
Tra i generi più seguiti all’interno del panorama cinematografico, spicca senza dubbio il genere horror, il quale vanta milioni di appassionati in tutto il mondo. Complice un gioco subdolo con le proprie paure primordiali, l’horror si rivela essere un potente strumento catartico spesso irresistibile.
Fin dal cinema delle origini con l’Espressionismo Tedesco, attraversando gli anni Cinquanta e la rivoluzione degli anni Novanta, il genere horror è stato caratterizzato da continue trasformazioni le quali hanno forgiato nuove caratteristiche e hanno preparato il terreno per la sperimentazione odierna.
Per gli appassionati del genere, tuttavia, è impossibile non recuperare una pellicola horror di inizio Novecento, oggi considerata uno dei capisaldi del filone cinematografico. Si tratta di un’esperienza terrificante, da non perdere per nessun motivo.
Nella vasta gamma di titoli horror i quali hanno fatto la storia del genere, spicca una pellicola risalente all’epoca dell’Espressionismo cinematografico. Si tratta di uno dei capolavori del regista Friedrich Wilhelm Murnau, celebre per il suo Nosferatu e per Aurora, nonché una delle menti più brillanti del cinema dell’epoca. Ispirandosi all’omonima leggenda tedesca e al dramma di Goethe, Murnau realizza Faust nel 1926, consegnando al cinema una ricca sequenza di fotogrammi diventati iconici.
La storia narra la vicenda del Dottor Faust, alchimista e studioso, il quale evoca Mefistofele per accedere alla conoscenza assoluta in cambio della sua anima. Tornato giovane, Faust si innamora di Gretchen, con la quale vivrà un sentimento destinato alla tragedia. Dopo una morte violenta, il potere redentore del loro amore, tuttavia, avrà la meglio sul male e incarnato da Mefistofele.
Con una ricerca visiva senza eguali e una cifra espressionista preponderante, Faust di Murnau si rivela essere uno dei primi film sperimentali. Nella pellicola vengono messi in gioco una serie di effetti speciali innovativi per l’epoca. Tra questi, spiccano il volo di Mefistofele sul mondo, il quale viene avvolto metaforicamente dal suo mantello nero, le dissolvenze e le sovrimpressioni tra una scena e l’altra, si riveleranno essere di grande ispirazione anche per i film horror successivi. In seguito ad un altro caposaldo dell’Espressionismo come Il Gabinetto del Dottor Caligari, il Faust di Murnau presenta uno stile meno esasperato rispetto alla pellicola di Wiene, dando più rilevanza ai momenti di tensione psicologica dei personaggi.
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