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Notting Hill, lo amano tutti tranne Hugh Grant: il sequel defenestrato ma non da lui

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Marta Zelioli

“Notting Hill” è una commedia cinematografica adorata praticamente da chiunque, tranne dall’attore protagonista Hugh Grant. Il sequel poteva andare in cantiere ma qualcuno ha deciso che non sarebbe accaduto

“Notting Hill” è un film del 1999 diretto da Roger Michell, scritto e ideato da Richard Curtis. I protagonisti sono Hugh Grant e Julia Roberts, entrambi in splendida forma. La commedia ha avuto un enorme successo di critica e pubblico con un incasso al botteghino di 360 milioni di dollari.

Notting Hill, lo amano tutti tranne Hugh Grant: il sequel defenestrato ma non da lui (foto screen YouTube) – Cinema.it

“Notting Hill” è infatti il film britannico con il maggior incasso nella storia del cinema al momento della sua uscita. Tutti concordi insomma col dichiarare, senza ombra di dubbio, che il film è particolarmente ben riuscito.

È sicuramente un cult, basta fare un salto a Londra, nel quartiere di Notting Hill, per vedere quanto ancora sia amato quell’angolo di quartiere, il punto dove era posizionata la libreria e la porta di ingresso della casa di William Thacker, il librario interpretato da Hugh Grant nel film. Per poter fare una foto in santa pace bisogna fare la coda.

Notting Hill il sequel buttato nel cestino e Hugh Grant che non ama il suo personaggio

Il film “Notting Hill” per chi vivesse su un altro pianeta e non l’avesse mai visto, parla della storia d’amore tra un’attrice, Anna, interpretata da Julia Roberts e William Thacker, come dicevamo, il personaggio di Hugh Grant, un timido libraio proprietario di una splendida libreria nel pittoresco quartiere di Notting Hill a Londra.

Quartiere che in questi ultimi giorni è sulla bocca di tutti, poiché gli abitanti, stufi dei turisti, avrebbero deciso di eliminare il tratto più caratteristico del quartiere: le case colorate. Gli abitanti si sono mossi per dipingere le loro case di colori cupi, così da allontanare la ressa.

Notting Hill il sequel buttato nel cestino e Hugh Grant che non ama il suo personaggio (foto redazione) – Cinema.it

Si tratta in effetti di una zona dalla frequentazione oceanica di turisti, sicuramente proprio perché colorata e caratteristica, ricca di locali splendidi e scorci tipici. Senza dubbio anche il film di cui stiamo parlando ha contribuito a renderlo ancora più commerciale, alimentando l’ira degli inglesi.

Tornando a parlare del film, a bloccare la possibilità di un sequel è stata invece proprio la protagonista, Julia Roberts. Il motivo? Lo ha spiegato senza mezzi termini lo stesso sceneggiatore parlando con IndieWire, dicendo che l’attrice non era d’accordo con la sceneggiatura che prevedeva il divorzio di William e Anna.

Secondo la Roberts si trattava di “una pessima idea”. In realtà a voler essere precisi, si sarebbe trattato di un cortometraggio per sostenere un evento benefico, un qualcosa già realizzato da Curtis nel 2017 in questo caso con “Love Actually”, un’altra commedia britannica molto amata, sempre con Hugh Grant nel cast per altro.

Hugh Grant che odia il suo personaggio di “Notting Hill”

Hugh Grant invece avrebbe forse apprezzato un eventuale sequel in quanto, come accennato, l’attore non ama particolarmente il suo personaggio. In una intervista a Vanity Fair, lo ha definito addirittura “spregevole”. Come noto, l’attore non è solito avere filtri quando espone il suo punto di vista, e in questo articolo qui linkato, lo spieghiamo facendo alcuni esempi. Per quanto riguarda il suo ruolo in “Notting Hill”, Grant ha spiegato:

Hugh Grant che odia il suo personaggio di “Notting Hill” (foto Ansa) – Cinema.it

«Ogni volta che salta fuori quel film mentre faccio zapping bevendo un paio di drink penso solo: “Perché il mio personaggio non ha palle?”. C’è una scena in quel film – dice – in cui Anna è a casa mia e i paparazzi suonano il campanello. Quando apro sono davanti alla porta ed io lascio passare Anna senza fermarla. È orribile. «Non ho mai avuto una ragazza, o addirittura una moglie, che non mi abbia chiesto “Perché diavolo non l’hai fermata? Cosa c’è che non va in te?”. E non ho davvero una risposta a questa domanda. La scena è stata scritta così e penso che sia spregevole, davvero».

Forse Hugh Grant avrebbe voluto mettere un tocco di carattere in più nella nuova sceneggiatura, una svolta al suo personaggio, non lo sapremo mai probabilmente.

Marta Zelioli

Giornalista pubblicista classe '82 appassionata di cronaca nera e cinema. Ho avuto modo di crescere professionalmente come assistente dello scrittore, sceneggiatore e criminologo Donato Carrisi che ha alimentato ulteriormente la mia inclinazione sia per la nera che per il cinema. Lavoro per Web365 dal 2020.

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