I capolavori del cinema nascono dalle menti di alcuni dei registi più sottovalutati di sempre, ma pochi li ricordano: ecco i loro nomi.
Parallelamente ad una sala piena di Premi Oscars e vincitori di nomination prestigiose, il cinema deve fare i conti con i nomi di coloro i quali vengono sottovalutati. Registi, attori, produttori e autori, sono molti i protagonisti dell’industria ideatori di grandi capolavori, ma i cui nomi vengono spesso messi in secondo piano.
Per ogni autore universalmente celebrato, difatti, esiste un regista talentoso il cui genio è rimasto ai margini dei crediti e non è mai stato valorizzato. Nella lunga storia del cinema, la lista dei registi più sottovalutati è lunga e merita di essere osservata con gli occhi del pubblico contemporaneo.
Con grandi titoli alle spalle, spesso diventati dei cult, i nomi di questi autori del cinema meritano di tornare sotto le luci della ribalta e riacquisire il giusto riconoscimento da parte del grande pubblico. La lista è moto lunga, ma questi rappresentano sicuramente i casi più eclatanti degli ultimi decenni.
Nella lista dei più sottovalutati, spicca senza dubbio il nome di Rob Reiner, regista versatile, in grado di sperimentare con diversi generi. Autore di grandi capolavori come Misery non deve morire; Stand by Me; Harry, ti presento Sally…; La storia fantastica e Codice d’Onore, il nome di Reiner viene spesso dimenticato dal grande pubblico. Segue il nome di Peter Weir, regista, sceneggiatore e produttore australiano di grandi classici come Picnic ad Hanging Rock e L’attimo fuggente.
Anche John Sayles, artista poliedrico e regista indipendente, ha firmato pellicole di enorme successo come Passion Fish, Men with Guns e Lone Star. Segue il nome di Kelly Reichardt, regista americana dallo stile inconfondibile in opere come River of Grass, Old Joy, Meek’s Cutoff e Certain Women, senza dimenticare Wendy e Lucy. Altro grande interprete del cinema indipendente, Sean Baker ha firmato pellicole come Tangerine e Un Sogno chiamato Florida, del 2017.
Tra gli esempi più lampanti, inoltre, spicca quello di Edward Zwick, vincitore di un Premio Oscar per il pluripremiato Shakespeare in Love. Nella filmografia di questo grande regista, troviamo inoltre titoli importanti come L’Ultimo Samurai e Attacco al Potere. Con un flashback sulla Nouvelle Vague, invece, spicca il nome del regista Jacques Rivette, spesso dimenticato dal grande pubblico. Quest’ultimo, ha firmato capolavori dal calibro di Parigi ci appartiene, pellicola del 1961, oltre a restituire al pubblico una poetica visiva sempre sognante e profonda.
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