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Attori

Liam Neeson e Natasha Richardson, la splendida storia d’amore e il tragico incidente

Published by
Marta Zelioli

Liam Neeson e Natasha Richardson, due attori, una coppia splendida, un amore immenso distrutto da un destino tragico e beffardo: la morte dell’attrice

Natasha Richardson, figlia dell’attrice Vanessa Redgrave e del regista Tony Richardson, sorella maggiore dell’attrice Joely e dello sceneggiatore e regista Carlo Nero, figlio del secondo marito della madre, l’attore Franco Nero.

Liam Neeson e Natasha Richardson, la splendida storia d’amore e il tragico incidente (foto Ansa) – Cinema.it

Natasha Richardson e Liam Neeson hanno avuto una splendida storia d’amore durata ben 15 anni, distrutta da un tragico evento: la morte dell’attrice. I due si conobbero nel 1993, quando recitavano sullo stesso palco a Broadway. Fu lei a cercare Neeson per la parte in un’opera teatrale. Era il 1992 e la Richardson disse al Los Angeles Times che pensava che la parte fosse stata scritta proprio per Liam Neeson.

Lo spettacolo debuttò il 14 gennaio 1994, i critici furono entusiasti di entrambe le performance, in particolare di quella di Natasha Richardson che all’epoca aveva 29 anni ed era sposata con il produttore britannico Robert Fox. Neeson aveva invece 40 anni ed era stato fidanzato, negli anni, con Helen Mirren e Brooke Shields.

Natasha Richardson divorzò da Robert Fox nel 1994, il suo matrimonio stava andando a pezzi e in più avrebbe dichiarato in seguito di essersi “perdutamente innamorata di Neeson”. A pochi giorni dalla fine dello spettacolo la coppia fece il suo esordio, mano nelle mano, sul red carpet dei Tony Awards, nel 1993, candidati come miglior attore e attrice protagonista per le interpretazioni in ‘Anna Christie’.

Quella volta che Liam Neeson rifiutò il ruolo di Bond per Natasha Richardson

Durante un’intervista del 2021 al The Late Late Show con James Carden, Liam Neeson ha rivelato che, dopo il successo di ‘Schindler’s List’, gli era stato chiesto di interpretare l’iconico personaggio di 007. La Richardson, che all’epoca era la sua fidanzata, gli disse subito che il potenziale lavoro avrebbe potuto avere un impatto notevole sulle loro vite.

“So che stavano valutando diversi attori e a quanto pare ero tra loro. Tuttavia, la mia cara moglie scomparsa mi ha detto… ‘Tesoro, se ti offrono di interpretare James Bond e tu intendi farlo, non mi sposerai’”.

Quella volta che Neeson rifiutò il ruolo di Bond per Natasha Richardson (foto Ansa) – Cinema.it

Dopo circa un anno di storia d’amore, Neeson e Richardson si sono detti “sì” in un’intima cerimonia nel cortile della loro fattoria a Millbrook, New York. Natasha Richardson sorprese Neeson durante la cerimonia, cantandogli “Crazy Love” di Van Morrison, come rivelò in seguito durante un’intervista con Andy a SiriusXM Radio nel gennaio 2016.

“A mia insaputa, Natasha aveva preso lezioni di canto”, ha raccontato. “Dopo la cerimonia, stavamo tutti uscendo per dare inizio ai festeggiamenti della serata, e lei ha preso il microfono e me l’ha cantata”.

Il tragico incidente di Natasha Richardson

La mattina del 16 marzo 2009 il cielo era soleggiato e le temperature gradevoli nella stazione sciistica di Mont Tremblant nel Québec, in Canada, una giornata di primavera che invitava i visitatori a uscire per godere dei sentieri panoramici e delle viste mozzafiato della montagna.

Tra gli ospiti del resort quel lunedì c’era anche l’attrice 45enne Natasha Richardson, pronta ad affrontare le lezioni di sci. Era iniziata come una giornata idilliaca e si è trasformata in una tragedia. L’attrice cade vittima di una caduta che le fa sbattere la testa. Secondo quanto riferito da NBC News, non indossa il casco protettivo al momento dell’impatto.

Quelle che inizialmente sembravano delle ferite lievi, si sono poi rivelate fatali. La Richardson, addirittura inizialmente, avrebbe rifiutato di farsi trasportare in ospedale, tanto la caduta sembrava qualcosa di banale ai suoi occhi. Alla fine, i suoi sintomi sono peggiorati ed è stata trasportata in un ospedale di Montreal, dove Liam Neeson è volato per raggiungerla dal set cinematografico di Toronto a cui stava lavorando.

Il tragico incidente di Natasha Richardson (foto Ansa) – Cinema.it

L’attore ha raccontato la loro ultima telefonata a Anderson Cooper nel programma 60 Minutes, cinque anni dopo la sua morte.“Le ho parlato e lei mi ha detto: ‘Oh tesoro. Sono caduta nella neve’. Così l’ha descritto”, ha ricordato l’attore. Quando Neeson è arrivato in ospedale, il medico lo ha informato che la moglie era “cerebralmente morta” e gli ha fatto vedere una radiografia della ferita, che, secondo l’attore, mostrava il cervello “schiacciato contro il lato del cranio”.

Neeson a quel punto è entrato nella stanza per dare l’ultimo saluto alla moglie, dicendo: “Era attaccata al supporto vitale… e le dissi che le volevo bene. Le dissi: ‘Tesoro, non tornerai più. Hai sbattuto la testa… E ti riporteremo a New York. Verranno tutti i tuoi familiari e amici'”.

Parlando con il presentatore, Neeson ha fatto presente che lui e Richardson avevano “fatto un patto” secondo cui se “uno di noi fosse entrato in stato vegetativo, gli avremmo staccato la spina”. L’attore ha anche detto che Natasha era una donatrice di organi e che alla fine ha donato il suo cuore, i suoi reni e il suo fegato, cosa che, secondo lui, “ne sarebbe stata molto compiaciuta”.

La morte di Natasha Richardson (foto Ansa) – Cinema.it

Liam Neeson è riuscito a parlare per la prima volta, della morte della moglie nel 2014. L’attore ha ammesso che la sua scomparsa non gli è mai sembrata reale. “In un certo senso non lo è ancora”, ha detto, aggiungendo che durante i primi anni dopo la sua morte, si aspettava di sentirla entrare dalla porta principale come faceva prima.

“Il dolore è come… ti colpisce. È come un’onda”, ha continuato Neeson. “Provi questa profonda sensazione di instabilità. Ti senti come un tavolo a tre gambe. All’improvviso… la Terra non è più stabile. E poi passa e diventa più raro, ma a volte lo provo ancora.”

Dopo la morte di Richardson, Neeson si è dedicato anima e corpo al lavoro per affrontare il dolore e per essere presente ai loro figli, ha raccontato. “Non sono bravo senza lavoro”, ha detto. Neeson ha recitato in quasi 40 film nel decennio successivo alla morte di Natasha Richardson. Ha continuato: “Non… non mi crogiolo troppo… E non volevo – soprattutto per i miei figli – dare l’impressione di crogiolarmi nella tristezza o nella depressione”.

Marta Zelioli

Giornalista pubblicista classe '82 appassionata di cronaca nera e cinema. Ho avuto modo di crescere professionalmente come assistente dello scrittore, sceneggiatore e criminologo Donato Carrisi che ha alimentato ulteriormente la mia inclinazione sia per la nera che per il cinema. Lavoro per Web365 dal 2020.

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