L’attesa è finita: il live-action dell’omonimo cartone animato uscirà nelle sale italiane il 21 maggio. Cosa c’è da sapere su Lilo&Stitch.
Lilo scambia Stitch per un cane e decide di adottarlo, ignara del suo vero potere e del suo passato. Stitch, fuggito dallo scienziato Jumba Jookiba, cerca rifugio sulla Terra e, grazie al cuore di Lilo, trova una famiglia.
Il film è diretto dal pluripremiato regista Dean Fleischer Camp, che porta sul grande schermo un live-action fedele alle aspettative. Questo è un plus vincente: in un momento in cui i live-action sembrano essere un trend predominante in casa Disney, essere coerente è un punto di forza. Lo si evince anche dalla scelta delle protagoniste, le quali rispecchiano perfettamente, sia di aspetto che di carattere, Nani e Lilo conosciute nel 2002.
Sydney Elizebeth Agudong (Nani) e Maia Kealoha (Lilo), entrambe di origini hawaiane, ci accompagnano in un viaggio carico di emotività. Si ride con Pleakley e Jumba Jookiba (Billy Magnussen e Zach Galifianakis), si affrontano temi delicati, come l’adozione, con Mrs. Kekoa (Tia Carrere) e, infine, spazio ai sentimenti con la definizione più pura e profonda di “Ohana”.
Agli occhi dei più piccoli, “Lilo&Stitch” appare come una storia di amicizia, quella che tutti i bambini vorrebbero avere. A scuola ti prendono in giro, i coetanei non ti includono e per di più il tuo carattere non ti aiuta. Ad un certo punto, però, dallo spazio, arriva un amico, uno tutto tuo. Per i più grandi, il film rappresenta un momento di riflessione.
Il classico Disney, che ci ha accompagnati dal 2002 fino ad oggi, ti costringe a guardare dentro te stesso: ‘Esperimento 626’ (Stitch) non è nient’altro che lo scarto di una società. Una che non lo accetta per come è e lo costringe all’esilio a vita. Poi arriva la svolta. Arriva quel momento in cui capisci che non sei tu ad essere sbagliato, ma, forse, il posto in cui ti trovi o le persone che ti circondano.
La famiglia “piccola e disastrata” di Nani e Lilo ti aiuta a capire che dove c’è amore, amicizia e solidarietà, c’è l’Ohana. Il posto sicuro che tanti cercano e che pochi trovano, lì verrai accettato per quello che sei, sentirai di appartenere ad un qualcosa, non sarai trattato come diverso e non sarai più solo perché “Ohana significa famiglia e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato”.
Vedere questo live-action da adulti può essere più che utile dal momento in cui ci ricorda che dove c’è una comunità, seppur piccola, odio, discriminazioni e solitudine non trovano spazio. Nella vita frenetica di tutti i giorni, tornare bambini per un attimo ma con le consapevolezze di un adulto può essere anche terapeutico per riscoprire la meraviglia dei piccoli momenti.
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