L’attrice creata con l’intelligenza artificiale odiata da Hollywood: addio al lavoro di attore

L’intelligenza artificiale ha dato vita ad un’attrice estremamente credibile e il mondo di Hollywood è in subbuglio: sostituirà completamente gli attori veri? Non ci stupirebbe più di tanto se dovesse accadere.

L’intelligenza artificiale sta falciando via tutto, sono molti i lavori che ormai non necessitano più dell’uomo per essere intrapresi. Un risparmio di denaro notevole e la perfezione allo stato puro a livello di prestazioni. Isac Asimov ci aveva visto giusto, le macchine in fin dei conti avranno realmente la meglio.

Gli attori di Hollywood alla notizia di questa nuova stella virtuale nascente, si sono sollevati in proteste e commenti indignati. La creatrice di Tilly (questo il nome dell’attrice generata con AI) ha detto la sua in merito.

Tilly Norwood, l’attrice generata con l’AI che sta agitando Hollywood

Non è la prima volta che trattiamo questo argomento, non molto tempo fa avevamo già accennato a due mestieri in ambito cinematografico che potrebbero essere completamente soppiantati dall’intelligenza artificiale: la persona che si occupa di leggere e selezionare le sceneggiature e gli animali attori. Se per la seconda categoria qualche speranza si può intravedere, poiché eviterebbe ai nostri amici a quattro zampe inutili sofferenze, per il resto non si riesce proprio a coglierne il lato positivo. E non siamo solo noi ad essere perplessi ma a quanto pare anche gli attori di Hollywood… come potrete ben immaginare.

Tilly Norwood è l’attrice creata con il computer, si tratta di una ventiquattrenne britannica generata interamente da Van der Velden e dal suo team della casa di produzione Particle6. Le grandi star di Hollywood al suo arrivo si sono rivoltate.  Nomi come Toni Collette, Emily Blunt, Amy Poehler, persino Ryan Reynolds, hanno fatto presente la loro indignazione, nessuno è contento all’idea di vedere Tilly Norwood nei film e programmi TV.

Van der Velden viste le proteste, ha deciso di mettere le cose in chiaro. “Ho dovuto lasciar correre la storia per un po’, ma c’era molta disinformazione”, ha dichiarato la fondatrice di Particle6, come riportato da The Hollywood Reporter e ha aggiunto: ”Capisco perfettamente il fatto che Hollywood si trovi in una situazione davvero difficile in questo momento, e che gli attori pensino che questo li metterà a dura prova. Non è affatto questo il nostro piano con Tilly”. Per oltre tre anni, Van der Velden e il suo team presso l’azienda londinese hanno costruito “un universo” di personaggi AI.

E fino a settembre, credevano che il mondo fosse abituato ai personaggi sintetici. “In un certo senso, abbiamo seguito il copione di Lil Miquela”, ha spiegato Van der Velden, riferendosi al personaggio immaginario con oltre due milioni di follower su Instagram. L’incombente minaccia dell’intelligenza artificiale ha continuato a seminare il panico nell’industria cinematografica e televisiva, e le normative che regolano questo mestiere sono diventate un elemento fondamentale durante gli scioperi di sceneggiatori e attori del 2023.

Sebbene l’intelligenza artificiale nel settore si applichi già a una miriade di strumenti per gli effetti visivi, molti temono ancora che un giorno possa sostituire gli attori, o almeno utilizzarne illegalmente le sembianze. Improvvisamente, Tilly Norwood è diventata l’emblema di questa paura.