In casa Gassmann il talento fluisce naturalmente e non solo il più noto Alessandro ha raccolto l’eredità di quello che ancora oggi rimane uno dei più grandi attori e registi del nostro Cinema, conosciamo meglio suo fratello Jacopo: carriera e curiosità sul famosissimo regista e attore teatrale.
Come capita a qualsiasi figlio d’arte, anche Alessandro Gassmann negli anni ha dovuto affrontare il pregiudizio e il costante confronto con il padre. Essere l’erede di un gigante come Vittorio Gassmann, icona di un periodo d’oro per il nostro movimento cinematografico, è un macigno difficile da portare sulle spalle, eppure nessuno dei figli ha rinunciato alla passione che il genitore gli ha trasmesso quando erano bambini.
Dopo un inizio carriera complicato, Alessandro si è smarcato da pregiudizi e paragoni e adesso è riuscito ad ottenere una grande considerazione da parte di pubblico e critica. Presto lo rivedremo sul piccolo schermo nei panni del professor Dante nella serie tv ‘Un Professore’, ruolo che gli ha dato modo di far conoscere la sua abilità anche in un ruolo drammatico.
Ma Alessandro, come detto, non è l’unico che è stato contagiato dalla passione per la recitazione, anche il fratello Jacopo ha percorso questa strada sin da piccolo ed oggi è uno dei registi e attori teatrali più conosciuti e apprezzati d’Italia. Ripercorriamo la sua carriera per dare il giusto peso ad uno di quelli che contribuisce a mantenere viva la tradizione di un’arte antica e nobile come il teatro.
Nato a Roma nel 1980, Jacopo Gassmann ha deciso di lasciare presto l’Italia per studiare negli Stati Uniti. Durante la sua permanenza negli USA ha ottenuto la laurea in regia teatrale e cinematografica alla prestigiosa New York University e realizzato diversi corti cinematografici come ‘About the House’.
Successivamente si è trasferito a Londra prendere un Master of the Arts in regia teatrale alla Royal Academy of dramatic arts. In quel periodo ha cominciato a produrre alcuni documentari come ‘ La Voce a te dovuta’ e ‘Il gioco più bello del mondo’ Nel 2005 si è occupato della regia dello spettacolo ‘Il minore ovvero preferirei di no’ con Roberto Herlitzka, sulla vita di Flaiano.
Negli anni ha ricoperto il ruolo di responsabile delle selezioni artistiche del Festival Internazionale di Palazzo Venezia e del Sole e Luna Doc Fest. Tuttora è uno dei principali autori degli adattamenti degli spettacoli americani in lingua italiana e collabora con il Centro Sperimentale di Regia di Milano in qualità di docente.
Nonostante i numerosi ruoli ricoperti nel corso degli anni non ha mai abbandonato la passione per la recitazione e la regia. A lui si devono spettacoli teatrali come La Pace Perpetua e Il ragazzo dell’ultimo banco di Juan Mayorga, e si è occupato della direzione di Ifigenia in Tauride per il ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, ma anche di The City di Martin Crimp (per il quale è stato candidato a numerosi premi ed ha vinto l’Adolfo Celi).
Nella scorsa stagione teatrale ha diretto ancora un’opera di Mayorga, Il Golem, per il quale ha ricevuto numerose candidature per migliore scenografia e luci ma anche come miglior testo straniero recitato da attori italiani.
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